Ballando con le stelle 2012 – Eliminato Stefano Campagna – Solita liturgia, che funziona
Prosegue nel solco della sua stessa tradizione, il talent di Milly Carlucci. Il giornalista già fuori dai giochi, come facilmente prevedibile. I big restano.
Ballando con le Stelle 2012 – Prima puntata: le foto
Stefano Campagna è il primo eliminato di Ballando con le Stelle 2012. L’esito era facilmente prevedibile anche da prima di guardare le esibizioni: difficile pensare che Ballando potesse privarsi di Rivera e Vieri (“salvati” entrambi dalla giuria) o delle bellone di turno, che dovranno per forza di cose crescere nel prosieguo del programma (che chiude qualche minuto dopo l’avversario Italia’s Got Talent, intorno alle 00:42. Il sogno di un prime time che duri meno è molto lontano, checché ne dica Lorenza Lei).
Ma veniamo al programma. Anche se non c’è molto da dire: eccezion fatta per il breve momento polemico affidato a Gianni Rivera, tutto prosegue come si poteva immaginare. Ovvero, in maniera assolutamente identica a quanto già visto fin qui nelle altre sette edizioni di Ballando, che ormai è una specie di messa danzata, una liturgia che, fatte salve microvariazioni dovute al cast, non può, per struttura, impostazione e format, regalare novità.
Quindi, o piace il ballo nel formato proposto dalla squadra della Carlucci, oppure non piace. Di lì non si scappa. Il confronto con Baila! non si può affatto fare, perché sarebbe impietoso per quel che si è visto in casa Mediaset: quello di RaiUno – per quanto sempre identico a se stesso – è un programma. Quell’altro era un carrozzone raffazzonato, rabberciato alla meglio quando fu chiaro che non si poteva copiar Ballando, fortemente formattizzato e dunque tutelato come opera d’ingegno.
Ma quel che caratterizza e struttura il format è anche quel che lo penalizza, almeno dal punto di vista di chi vorrebbe vedere qualcosa di nuovo, di tanto in tanto.
Per il resto, la critica non può trovar pane per i suoi denti semplicemente perché dovrebbe ripetersi: la confezione è quella di sempre, conduzione e giuria, talenti bravi e meno bravi, belli e sexy oppure famosi e impacciati oppure giovani e sognatori oppure legnosissimi ma con eleganza; le dinamiche sono già chiare. Una liturgia, come si diceva. Con la sua dignità e la sua dimensione.
Per vedere se anche l’ottava edizione di Ballando porterà buoni ascolti, però, bisognerà attendere ancora qualche ora.