Sarò sempre tuo padre: Beppe Fiorello stasera nella nuova miniserie di Rai1
Su Rai1 Sarò sempre tuo padre, nuova fiction con Beppe Fiorello, Ana Caterina Morariu e Rodolfo Laganà. Gallery
Beppe Fiorello, uno dei volti di punta della fiction Rai, torna questa sera su Rai1 – dopo “l’apparizione” dal fratello Fiorello di ieri – con la miniserie Sarò sempre tuo padre, tratta da un fatto di cronaca realmente accaduto. Al centro della fiction la tormentata vicenda di un padre separato che, dopo la fine del matrimonio, si lascia cadere in un baratro che lo porta a perdere tutto, dalla casa al lavoro, fino all’affetto del figlio, come si può capire dal titolo.
A dare volto ed anima ad Antonio, il protagonista, un personaggio complesso e sfaccettato, è Giuseppe (Beppe) Fiorello che, come dicevamo, è un amatissimo volto della fiction Rai dopo aver interpretato prodotti di successo come La leggenda del bandito e del campione, Lo scandalo della Banca Romana, Il sorteggio e La vita rubata. Accanto a lui troviamo Ana Caterina Morariu e Rodolfo Laganà, mentre la regia è di Lodovico Gasparini, che, a proposito della miniserie, racconta:
A causa della separazione voluta da sua moglie, Antonio Rubino è costretto a staccarsi da lei e dal figlio e ad andarsene da casa. Tutto inizia ad andargli storto e poco dopo perde anche il lavoro. È questo crollo, questa graduale perdita di sé, questa discesa verso il basso che abbiamo voluto raccontare. Non ci siamo interessati alle cause o alle colpe di una separazione, quasi sempre imputabili sia a lui che a lei, ma alle sue conseguenze, spesso più pesanti per lui che per lei. Infatti in Italia quasi un milione di padri separati vivono sotto la soglia della povertà.
Sarò sempre tuo padre con Beppe Fiorello
Ma veniamo alla storia vera e propria. Antonio e Diana si separano, come succede a molte coppie. Mentre Diana comincia a riguadagnare i suoi spazi, a cercare di recuperare l’autostima che sentiva perduta per colpa del matrimonio, Antonio inizia il difficile viatico del separato: con il suo stipendio normale deve cercarsi un luogo dove dormire, deve risparmiare per pagare il mutuo e gli alimenti a moglie e figlio. Inoltre deve trovare una nuova dimensione di vita dopo essersi sentito a lungo tranquillo e realizzato nel focolare domestico.
Lentamente ma inesorabilmente, Antonio precipita in un vortice oscuro: la sua vita gli appare come un fallimento, la mancanza di Andrea, che può vedere solo ogni due fine settimana, l’amore per Diana che non riesce a dimenticare, i mille dubbi sulle sue capacità di marito e di padre, lo gettano nella disperazione. È nervoso, distratto sul lavoro, aggressivo con tutti.
In breve tempo viene licenziato dal posto di lavoro e non può più permettersi di pagare gli alimenti a Diana. Ciò innesca una sorta di guerra dei diritti a colpi di carta bollata, ingiunzioni del tribunale, interventi degli avvocati. E, ridotto in questo stato, Antonio comincia a perdere colpi anche agli occhi del figlio: appuntamenti mancati, nervosismo, insicurezza, l’impossibilità di offrirgli perfino una semplice pizza durante quelle poche volte che riesce a vederlo.
In breve, Antonio si riduce ad elemosinare i pasti alla mensa della Caritas. Ed è qui che entra in contatto con un mondo sotterraneo, ma tristemente reale: la vita dei padri separati che vivono di stipendio, e che sono spesso ridotti in rovina…