L’ultima volta in cui si Baila! – Chiude con la “finale” il programma della D’Urso
La chiusura anticipata di Baila! e la crisi di rigetto della generalista.
Questa sera andrà in onda la surreale finale di Baila!. Ovvero l’ultima puntata del talent che chiude anticipatamente per mancanza di share.
Surreale perché non è una finale, ma è una toppa per un flop. Surreale perché in tre puntate non si è compreso il meccanismo del programma. Surreale perché si dovrà decretare un (?) vincitore, cui verrà esaudito un (?) sogno. Almeno, crediamo.
Baila! va a far compagnia ad altri programmi di cui abbiam già parlato: non è una sorpresa, e l’avevamo già annunciato la settimana scorsa. La sorpresa, se mai, è che il programma (o meglio, il non-programma) abbia resistito per ben quattro settimane con oggi: il programma non ha mai raggiunto una sua dimensione, ha tentato la carta trash, le ha provate un po’ tutte per galleggiare. Ma il naufragio era scontato.
Come Star Academy, Baila! è stato evidentemente rifiutato dal pubblico. Ma a differenza di Star Academy, Baila! ha goduto di un battage pubblicitario molto più incisivo, complice Pomeriggio Cinque e la questione giudiziaria che in effetti aveva regalato un risultato più che accettabile nel corso della prima puntata. Eppure, entrambi i prodotti Endemol fanno la stessa fine. Ed entrambi i prodotti erano omologhi di altri format (X Factor per Star Academy, Ballando per Baila!, con l’aggravante che quest’ultimo ha dovuto cambiare in corsa essendo stato giudicato un clone in sede giudiziaria).
Cosa dimostra questo? Che i trapianti di format generano crisi di rigetto. Unico elemento di interesse della serata: scoprire come la conduttrice affronterà la chiusura del programma. La tv ha difficoltà a parlare di se stessa, quando si tratta di fare autocritica.