Non tentarmi, non ti guardo, o Balivo
L’esperienza me lo dice sempre, che non si devono commettere certi errori. No, no, non si deve proprio, non si può accendere la televisione l’ultima domenica di giugno. Tant’è, la tentazione è forte, il caldo anche e l’ansia di telescoperte incombe. E’ così che approvo per la prima volta a “Non Tentarmi“, quiz-game della domenica
L’esperienza me lo dice sempre, che non si devono commettere certi errori. No, no, non si deve proprio, non si può accendere la televisione l’ultima domenica di giugno. Tant’è, la tentazione è forte, il caldo anche e l’ansia di telescoperte incombe. E’ così che approvo per la prima volta a “Non Tentarmi“, quiz-game della domenica pomeriggio di RaiUno, per la conduzione – lo scopro grazie a lambdasond – di Caterina Balivo (sito ufficiale, monopagina).
E’ uno shock. Il game non esiste. La tensione nemmeno. La musica è appoggiata malamente e in loop. Il meccanismo è semplice, banale, ma oscuro. Le domande sono disomogenee e mal scritte (quando si sceglie fra Africa, Canada e Venezuela qualcosa non va). La scenografia sarebbe anche bella (passabile, via), ma la tenda che cade è quel che a Roma si definisce pecionata. Di lei, Caterina Balivo, non voglio nemmeno parlare, è una showgirl, lei, continua a ripetere che è tanto emozionata, lei, anche se non è proprio di primo pelo, ma la assolvo. E’ innocente. La colpa è di chi ce l’ha messa. Ricordatelo, telespettatore. La colpa è di chi ce l’ha messa. E, tanto, si farà. Dicon tutti così.
Ma il colpo di grazia me lo dà la grafica. Come ogni quiz che si rispetti, ha domande a scelta multipla, in orrendo 2d, e va be’, l’ho capito, avete pochi soldi. Non fosse altro che la terza scelta, la C è illeggibile perché finisce sempre e costantemente sotto il vituperato logo con farfallina di RaiUno. Ecco, chi ci lavora, e anche chi la ama la televisione, capirà. Passi tutto. Questo, no.