Meredith, la sentenza su Amanda Knox e Raffaele Sollecito in diretta
Il nulla in diretta su Repubblica. La sentenza in diretta su Quarto Grado?
Chi si è collegato allo streaming di Repubblica Tv sta assistendo a uno spettacolo a dir poco surreale: da più tre quarti d’ora mentre scrivo, una serie di telecamere fisse (con qualcuno alla regia, evidentemente, visto che vengono fatti periodicamente degli stacchi) sta mandando in onda la diretta da Perugia. Dal tribunale, per la precisione, dove si attende la sentenza d’appello a proposito dell’omicidio di Meredith Kerchner: imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito, già condannati in primo grado.
Ma la cosa assurda è che la diretta di Repubblica Tv sta mandando in onda il nulla. L’attesa. Giornalisti che fanno prove microfoni (Aò, qual è il tuo? Prova, prova? Funziona? One, two, one two, soundcheck, soundcheck). Gente che passa davanti alle inquadrature, microfoni posizionati ovunque, fuori e dentro l’aula. Qualcuno al cellulare. La sala del tribunale prima deserta poi che si riempie via via con una lentezza esasperante, si avverte, fra i mille discorsi, qualcuno particolarmente vicino ai microfoni che sta raccontando a qualcun altro un aneddoto, ma poi passa via. Ad un certo punto si sente persino qualcuno rimproverare gli astanti invitandoli al silenzio e a un comportamento corretto e rispettoso.
E’ un nulla ipnotico, morboso, assurdo e surreale, che ricorda un po’ le dirette fiume per Alfredino Rampi o per i minatori del Cile. Ma lì si parlava di vite in pericolo da salvare, qui si parla della giustizia di un tribunale, che ha i suoi tempi e che non può essere riassunta, nemmeno da una diretta che non racconta nulla. E’ la diretta dell’attesa. Nella fattispecie, l’attesa di una sentenza che sembra essere bramata dalla televisione quanto dalle parti in causa. Mentre Repubblica prosegue nel suo streaming, verosimilmente, Salvo Sottile potrà dare in diretta notizia della sentenza sulla Knox e su Sollecito.