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Rai – Fiorello in appalto esterno a 200mila euro. Verso lo sciopero?

La CGIL SLC spiega che l’appalto esterno per produrre Fiorello costa, per la parte tecnica, 200mila euro. E annuncia lo sciopero.

pubblicato 1 Ottobre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:11


Si va verso lo sciopero per il nuovo show di Fiorello?

Dopo lo stop alla Dandini per l’appalto esterno con Fandango – che, secondo il punto di vista aziendale, sarebbe stato l’unica ragione per sopprimere il programma e impedirne la messa in onda, visto che in tempo di crisi occorre risparmiare e avvalersi di risorse interne – ci si aspetterebbe coerenza con le scelte del settimo piano di Viale Mazzini, ma evidentemente non è così. Da una nota ufficiale della segreteria nazionale della CGIL SLC (Sindacato Lavoratori Comunicazione) si apprende che le attività di ripresa e diffusione audio di Il più grande spettacolo dopo il week end saranno appaltate esternamente per un costo presumibilmente superiore ai 200mila euro. Ecco cosa scrive la sigla sindacale:

È evidente che ormai la Rai fa scelte paradossali e incongruenti. Dopo avere cancellato programmi di grande ascolto quale ‘Parla con me’ di Serena Dandini dicendo che bisogna usare risorse interne, la stessa azienda opera in senso contrario appaltando in esterno attività di produzione come la ripresa e la diffusione audio del prossimo programma condotto su Rai Uno da Fiorello, per un costo presumibilmente superiore ai 200.000 euro

Possibile che non si possa fare internamente? Secondo la CGIL SLC (che comunica anche attraverso il proprio Facebook ufficiale), le possibilità di fare tutto in casa ci sarebbero:

Attualmente in azienda ci sono mezzi e professionalità adeguate all’impegno richiesto e che in passato sono state già impiegate in altre produzioni di pari livello e qualità con un ottimo risultato tecnico/artistico ed economico. Attivare un appalto di questo valore è una contraddizione sempre, ma nell’attuale situazione di crisi e di controllo della spesa diventa un’assurdità.

E allora perché prendere una decisione simile? E cosa faranno i lavoratori?

In una Rai decisamente allo sbando, c’è la minaccia di far incrociare le braccia, ancora una volta, in segno di protesta. Ecco come prosegue la nota:

Queste azioni minano nelle fondamenta la capacità produttiva del Centro di Produzione di Roma e mortificano ancor di più i lavoratori che operando ogni giorno cercano di mantenere alto il nome dell’azienda nonostante le critiche e gli attacchi che subisce. Le Rsu Rai della produzione Tv Roma hanno per tal motivo avviato le procedure di sciopero.

Tira una brutta aria, in casa Rai, non c’è dubbio. Domenica In che salta, gli ascolti che vacillano, le minacce di sciopero. Come possono peggiorare ancora, le cose?

Rai 1