L’Ispettore Coliandro
Metti i gialli di Carlo Lucarelli a stretto contatto con la regia dei Manetti Bros e mescolali con il bel volto di Giampaolo Morelli nei panni di un ispettore politicamente scorretto: ne uscirà fuori una miniserie tv in quattro puntate di cui si parla da tempo, ma che solamente adesso è stata sdoganata. Vedremo in
Metti i gialli di Carlo Lucarelli a stretto contatto con la regia dei Manetti Bros e mescolali con il bel volto di Giampaolo Morelli nei panni di un ispettore politicamente scorretto: ne uscirà fuori una miniserie tv in quattro puntate di cui si parla da tempo, ma che solamente adesso è stata sdoganata.
Vedremo in onda L’Ispettore Coliandro da settembre su RaiDue.
Il che significa che potremmo anche avere a che fare, finalmente, con una ventata di novità per quel che riguarda la fiction italiana: finalmente un protagonista-poliziotto che non ha nulla dell’eroe ma è – secondo le parole di Lucarelli, il suo creatore su carta nonché story editor della serie – un porco sfigato. E Morelli, che lo interpreta, rincara la dose:
dimenticate le fiction con i poliziotti modello (non aspettiamo altro, ndR), Coliandro ha più difetti che pregi .
È il classico poliziotto che abusa di potere, vuole fare l’americano con la giacca di pelle e i Rayban sul naso, fa solo figuracce, è ignorante, un po’ razzista, ma ci crede fino in fondo nell’essere poliziotto
A sentir le parole dei due, si capisce perché i quattro episodi (Il giorno del lupo, In trappola, Magia Nera, Vendetta Cinese) di cui si trova traccia sull’IMDB fin dal gennaio 2005 siano stati accantonati dalla RAI. Probabilmente non ci si credeva più, in una messa in onda. Invece, pare proprio che qualcosa si sia smosso.
Coliandro è uno che dice parolacce, non è rassicurante, non ha nulla a che vedere con i ligi rappresentanti delle forze dell’ordine a cui siamo tristemente abituati nelle nostre seriette. Ecco perché mi piace sulla fiducia: è un personaggio con un background, una storia, una psicologia. Vive.
Nel cast troveremo anche Jacelyn Parry (al suo esordio), Enrico Silvestrin, Veronica Logan, Giuseppe Soleri, Youma Diakite.
Non ci resta che aspettare, e sperare. Le premesse sono perlomeno buone.