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La BBC contro Baila! – Mediaset, Endemol, Televisa e i format

Un po’ d’ordine nella questione Ballando con le Stelle vs. Baila!

pubblicato 21 Settembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:27

Ieri Roberto Cenci e Barbara D’Urso hanno esposto la loro verità a proposito di Baila!. Ora, fermo restando che dovrà esprimersi un giudice in merito (e fermo restando che ci si potrebbe anche chiedere: ma non era più semplice farsi venire un’altra idea che coinvolgesse la danza ed evitare tutte le polemiche a monte?) è bene spiegare alcune altre cose e provare a fare un po’ d’ordine, perché altrimenti si rischia di eccedere semplicemente nel tifo e di non riuscire ad avere una visione d’insieme.

La BBC contro Mediaset e Endemol

Tanto per cominciare, è utile ricordare che da qualche giorno anche la BBC supporta l’azione legale (voluta da Milly Carlucci e dalla produzione di Ballando con le stelle) che vorrebbe bloccare la messa in onda di Baila! in quanto plagio di Ballando con le Stelle. Nel comunicato diffuso dalla BBC si legge esplicitamente:

BBC Worldwide takes the protection of its copyright extremely seriously and is currently undertaking legal action in Italy to protect its Dancing With The Stars format. It has been named as the world’s most successful reality TV format and has been licensed to over 35 international broadcasters. It is very important to BBC Worldwide and its international licensees that the format is protected from infringement.

Ovvero: La BBC prende molto seriamente la protezione dei propri diritti d’autore e sta sostenendo un’azione legale in Italia per proteggere il suo Dancing With The Stars [traduzione inglese di Ballando con le Stelle. Il format originale si chiama Strictly Come Dancing, ndr]. E’ stato definito uno dei format di maggior successo fra i reality tv ed è stato venduto ad oltre 35 canali televisivi. E’ molto importante per la BBC e per le sue licenze internazionali che il format sia protetto da violazioni.

Le differenze e la Televisa

Al di là delle performance televisive, la linea difensiva di Mediaset si basa su due punti fondamentali. Primo: il format è un adattamento di Bailando por en sueno, format della sudamericana Televisa. Secondo: in Baila! i vip ballano con persone qualunque (è stato ripetuto alla nausea. Lo ripetono anche i vip di turno nelle clip di presentazione dei concorrenti).
Ma le persone qualunque sono perlopiù iscritte alla Federazione internazionale della Danza Sportiva, come abbiamo racontato, e almeno due di loro sono anche istruttori di danza (è il caso di Stefano Tarzia, per esempio. E di Jessica Intravaia). Inoltre, a quanto si apprende da fonti britanniche (The Mirror, e Advanced Television, fra le tante), la BBC avrebbe coinvolto nell’azione legale anche la Televisa. E ha già intrapreso un’azione legale anche per la versione argentina del format, dopo un episodio abbastanza singolare di cui vi abbiamo dato conto tempo fa (una scena ai limiti del porno in onda nel programma). Non si tratta, dunque, di un accanimento contro Mediaset o di una polemica solo nostrana.


La tutela legale di un format

E’ una questione decisamente spinosa e molto difficile. Il caso italiano, tuttavia, rappresenta un precedente importante anche a livello internazionale.
Si tratta, infatti, della prima volta che i contendenti a proposito di un format non si accordano al di fuori da una corte – così come avvenuto fra la produzione di Pop Idol (poi divenuto American Idol) e Popstar.

Portando la questione di fronte a un giudice, di fatto, la BBC, titolare del format originale, si pune di fatto in una posizione di rischio, perché ci si rivolgerà a un giudice non specializzato in format. Ciò, comunque vada, segnerà un precedente.

Video dei format a confronto

Ballando con le Stelle