Processo Ruby in tv: solo le telecamere Rai ammesse in aula, Mentana in diretta su La7
Oggi i giudici di Milano dovrebbero emettere la sentenza che riguarda Silvio Berlusconi.
UPDATE 17.01 – Enrico Mentana non mancherà, ovviamente, l’appuntamento con la sentenza di primo grado del processo Ruby. Il giornalista ha annunciato su Facebook pochi minuti fa che La7 ha previsto un’edizione speciale del Tg:
Quando avremo notizie affidabili sull’imminenza della sentenza Ruby (indicativamente attorno alle 17.30-18) apriremo un’edizione speciale del TgLa7 per trasmettere in diretta il verdetto, e raccogliere le prime reazioni
Processo Ruby in tv: solo le telecamere Rai ammesse in aula
Come si dice in questi casi, l’attesa è grande. Il processo denominato Ruby oggi vive una giornata importantissima, visto che in data odierna i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano dovrebbero entrare in camera di consiglio, dalla quale usciranno, molto probabilmente nel pomeriggio, con la sentenza che farà il giro del mondo.
Silvio Berlusconi, che quasi sicuramente non sarà presente in aula, deve rispondere delle accuse di concussione e prostituzione minorile; l’ex presidente del Consiglio rischia 6 anni di carcere, altrettanti di interdizione legale e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, come da richieste di Ilda Boccassini, che, con il pm Antonio Sangermano, ha sostenuto l’accusa.
Per un evento del genere, che negli scorsi anni ha avuto una grande eco mediatica non soltanto in Italia, saranno ovviamente presenti giornalisti e tv da tutto il mondo: dal Giappone alla Russia, da Al Jazeera alla Cnn, passando per Sky Londra.
Tuttavia, per una questione di sicurezza e in linea con quanto successo nelle precedenti udienze, le uniche telecamere ammesse dalla Procura generale sono state quelle della Rai, che così potrà trasmetterà in diretta e via satellite il segnale per consentire a tutte le emittenti televisive che hanno fatto o faranno richiesta di collegarsi e che, pertanto, saranno piazzate con fly e paraboliche fuori dal Palazzo di Giustizia, di mandare in onda le immagini.
La sentenza arriverà a pochi giorni di distanza dalla messa in onda del secondo capitolo de La Guerra dei vent’anni, approfondimento (chiamiamolo così) targato Mediaset e spudoratamente schierato dalla parte del patron dell’azienda televisiva. Il primo atto andò in onda su Canale 5, ottenendo uno share del 5,8% e un ascolto medio di 1.425.000 spettatori. Perfino peggiore il risultato ottenuto da Lo scontro finale, che giovedì scorso su Rete 4 è stato visto da 890.000 telespettatori per uno share del 3.82%.