Pupetta, il coraggio e la passione – ultima puntata del 20 giugno 2013: riassunto e foto
Pupetta uccide don Vitiello e viene arrestata. Partorisce in carcere e cresce suo figlio, poi ottiene la grazia. Ma deve lottare ancora per salvare se stessa e la sua famiglia
Pupetta, il coraggio e la passione – quarta e ultima puntata: Michele (Massimiliano Morra) è morto e tutta la famiglia si dispera, mentre l’unico obiettivo di Pupetta (Manuela Arcuri) è di far arrestare don Luigi Vitiello (Tony Musante), l’assassino di suo marito. Il commissario Imparato (Stefano Dionisi), che è complice del delitto, le fa però sapere che senza testimoni la sua deposizione non avrà alcuna valenza. La donna cerca quindi qualche testimone tra i lavoratori dei Mercati Generali, ma hanno tutti paura e nessuno intende parlare. Pupetta a quel punto li licenzia tutti.
Imparato intanto fa capire a don Vitiello che lo tiene in pugno, quindi è meglio se lo lascia in pace. Ma il boss ha ben altro di cui preoccuparsi visto che Pupetta, furiosa per non poter avere giustizia, intende farsela da sola. Si presenta quindi al cospetto di don Vitiello, che l’accoglie a colpi di pistola, e lei risponde al fuoco uccidendolo. La donna finisce così a processo e viene condannata, sebbene professi la sua innocenza per legittima difesa.
La Marico viene portata in carcere, dove quasi tutte le detenute l’accolgono come un’eroina. Il direttore del carcere, invece, ha da subito chiaramente una cotta per lei. In galera Pupetta ritrova la sua amica Maddalena (Alessandra Barzaghi) e le due ragazze possono così riprendere la loro amicizia.
Fuori però le cose si complicano: don Tanino Testuccio (Christopher Leoni), il genero di don Otello (Ben Gazzara), intende infatti mettere le mani sui Mercati Generali, con la complicità del commissario, sebbene suo suocero sia contrario e difenda le ragioni di Pupetta. Vittorio (Sergio Arcuri) riceve da Tanino delle intimidazioni, insieme a un’offerta per i Mercati, e informa sua sorella, che però non intende vendere e informa invece subito don Otello delle minacce.
Quest’ultimo, approfittando anche del fatto che non sopporta suo genero, violento con la moglie e col figlio, lo mette in guardia: se continuerà nel suo tentativo di fare le scarpe a Pupetta farà una brutta fine. Tanino a quel punto sfoga la sua rabbia contro la moglie e quasi la strangola.
Mentre in carcere Pupetta partorisce, dando alla luce un maschietto – Michelino – il commissario Imparato violenta il povero Nicola, che per la vergogna si uccide con una pistola del fratello trovata in casa. Un nuovo dolore per tutta la famiglia che, come se non bastasse, riceve l’ennesima batosta: don Tanino ordina a due sicari di mandare una nuova intimidazione ai Marico, sparando alle gambe di Vittorio proprio il giorno in cui si dovrebbe tenere il battesimo di Michelino.
Grazie alla sua amicizia col direttore del carcere, ormai innamorato di lei, Pupetta ottiene un permesso di tre ore con la scusa di andare in ospedale a trovare suo fratello. Ma oltre a fare questo la donna ha pure il tempo di andare a ricambiare ‘le gentilezze’ a don Tanino, rapendo per qualche minuto suo figlio a scuola. Il messaggio è chiaro: se tiene alla sua famiglia farà bene a lasciare in pace quella della donna. Don Tanino promette quindi di stare buono, ma non ci crede nessuno.
Intanto, grazie a un’intuizione di Pupetta che riconosce il carillon di Imparato, Elvira (Barbara De Rossi) scopre che a violentare e a spingere al suicidio Nicola è stato il commissario. Su consiglio della cognata Elvira va a parlare con don Otello, ottenendo il permesso di far fuori il lurido verme, insieme alle madri degli altri ragazzini abusati. Tutte le donne riescono quindi ad attirare in un tranello Imparato, lo uccidono a coltellate e danno poi fuoco al capanno in cui si trova il corpo.
A questo punto a don Otello non rimane che sistemare suo genero, che picchia pure sua moglie. Ma le cose non vanno mai come devono andare e il boss muore per un infarto prima di poter sistemare Tanino, che ormai la fa da padrone anche nella Confraternita, dopo aver fatto uccidere uno dei suoi ‘soci’. La sua intenzione è quella di prendersi i Mercati Generali, ha proprio l’ossessione quest’uomo.
Pupetta invece è disperata, perché gli anni passano e Michelino ha compiuto tre anni. Per il regolamento carcerario, infatti, non può più tenere suo figlio con sè. Lo affida quindi a suo fratello Vittorio, che nel frattempo si è sposato e ha avuto una bambina. Michelino però soffre per la lontananza di sua madre, e a quel punto la donna decide di evadere, con l’aiuto di alcuni suoi contadini di fiducia che portano la frutta in galera.
Il giorno previsto per la fuga c’è un ministro in visita in carcere, e per l’occasione il direttore ha portato anche sua moglie e suo figlio. Il piano di fuga di Pupetta è quasi riuscito, ma quando la donna vede il figlio del direttore in pericolo, che sta per essere investito da un’auto, rinuncia alla fuga e si getta a terra per salvarlo. Questa impresa gli fa guadagnare la grazia del Presidente della Repubblica.
La Marico è quindi una donna libera, e il direttore del carcere le dice di essere prossimo alla separazione e di volerla rincontrare fuori. Pupetta è finalmente felice, ma l’attende una brutta notizia: don Tanino ha fatto saltare in aria i Mercati Generali, bruciando tutto. La donna ora non ha più niente, ma urla di non volersi arrendere: lei non ha paura di nessuno! E scommettiamo che prima o poi ritorna in tv?