La puntata di stasera (in diretta su PolisBlog) di Ballarò, il talk show di Rai 3 condotto da Giovanni Floris, si è aperta come di consueto dalla copertina satirica di Maurizio Crozza. Prime battute concentrate sul decreto del fare del governo Letta:
Col nuovo decreto del governo le famiglie italiane risparmieranno 5 euro all’anno sullo bollette. Sono due crodini a famiglia, senza arachidi.
Crozza ha proseguito sul tema, tirando in ballo amaramente la piaga sociale dei videopoker:
Cosa ci fai coi 5 euro? Non ti resta che giocare al videopoker così ritornano allo Stato.
Quindi, rivolgendosi, al deputato del Pd presente in studio:
Cuperlo, non avete un euro da spendere e lo chiamate decreto del fare. Chiamatelo decreto del ‘quel che si può fare senza un euro’. Oppure un decreto del faremo, oppure del fa nulla, sarà la prossima volta. Oppure decretino del caxxo.
Crozza in seguito è riuscito a citare nello stesso discorso sia George Clooney sia Renato Brunetta, prima di notare che Berlusconi ha detto a proposito dell’Europa che “tanto non ci cacciano” perché “il rapporto col Pil per Silvio è sempre stato un po’ complicato e appena vede il Pil perde la testa”. Ancora sul Cavaliere:
Pare sia indagato in Irlanda. Io non ci credo. Conoscendolo… Sarebbe assurdo, proprio ora che c’è il G8 in Irlanda. Pur di esserci.
Il pezzo satirico di Crozza è proseguito tra i “vaffangulag” del M5S e le “crocerossine dell’esercito di Silvio”. Infine, prima di concludere con una versione di Alla fiera dell’Est rivisitata attraverso le questioni interne al Pd, la battuta più riuscita della serata:
Grillo è il megafono del M5S, Berlusconi del Pdl, Epifani prova a fare il megafono ma lo tengono al contrario e comunque le batterie le ha Renzi.