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Glee – the 3d Concert Movie, flop in America (in Italia a settembre)

Il film in 3d di Glee (da noi a settembre) in America è un flop: 5,7 milioni di dollari nel primo fine settimana

pubblicato 16 Agosto 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 04:22

“Risparmiate i soldi, questa cosa fa schifo”: così Sue Sylvester(Jane Lynch) chiude il trailer italiano di “Glee the 3d concert movie” (lo potete vedere dopo il salto), il film dedicato ad una data del tour americano con protagonisti i cantanti di “Glee”, la cui terza stagione arriverà in America a settembre. E pare che gli spettatori d’oltreoceano abbiano seguito il consiglio di Sue, visto il flop della pellicola dopo il primo fine settimana di proiezione.

Su 10 milioni di dollari di budget, “Glee the 3d concert movie” (che arriverà in Italia il 16 settembre, ma solo per quattro giorni ed in sale selezionate) ne ha incassato solo 5,7, con una media di incassi per sala di circa 2.700 dollari, piazzandosi undicesimo nella classifica dei film più visti questo weekend (per i dettagli vi rimandiamo a Cineblog). Un flop a tutti gli effetti, se si considera che l’estate, in America, la stagione cinematografica entra nel vivo, con numerose proposte di punta, tra cui ci sarebbe dovuto essere anche questo film.

Invece, la proiezione del dietro le quinte e del concerto tenutosi tra il 16 ed il 17 giugno scorsi ad East Rutherford, nel New Jersey, per la regia di Kevin Tancharoen, non ha attirato il pubblico. La critica ha in parte stroncato la pellicola, rendendo così il fenomeno “Glee” più debole di quanto si pensasse un anno fa, quando la stampa cavalcava il successo dello show e le notizie sulla serie strabordavano, al punto da farci pensare ad una sua sovraesposizione.

Glee the 3d Concert Movie
Glee, il film in 3d Glee, il film in 3d Glee, il film in 3d

Cosa non è andato bene? Probabilmente, il successo dello show è dovuto in primis alla combinazione tra vari generi (teen drama, comedy, musical) ed all’evoluzione dei personaggi, cosa che non è stata possibile portare sul grande schermo, dove invece il divario tra personaggi ed attori è venuto sempre meno, creando un effetto confusione che potrebbe aver disorientato il pubblico che pensava di andare a vedere Rachel, Kurt e Blaine e tutti gli altri ed invece si è ritrovato davanti a delle interviste aLea Michele, Chris Colfer e Darren Criss.

Inoltre, l’uso del 3d: è la moda del momento, ma era proprio necessario utilizzare questa tecnica, già superflua per molti film dove si racconta una storia con un principio ed una fine, in una pellicola su un concerto? Più che una necessità, sembra che i produttori abbiano voluto cavalcare più mode in un momento, fallendo clamorosamente.

L’impressione, insomma, è che di “Glee” si voglia spremere troppo, cercando di guadagnare il più possibile fin da subito. Forse dietro le quinte c’è la consapevolezza che lo show non potrà durare molto, con il cast che per forza di cose dovrà cambiare (anche se per ora il rischia sembra essere scongiurato) ed un pubblico che potrebbe disaffezionarsi.

Il risultato? Un pugno nello stomaco per una serie innovativa e che nella seconda stagione ha dimostrato di saper migliorare senza sfruttare troppo le numerose richieste da parte di molte stelle dello spettacolo. E chissà che Sue Sylvester, nel suo ufficio, non stia esultando per quel trailer tanto ironico quanto profetico.


Glee, il film in 3d
Glee, il film in 3d
Glee, il film in 3d
Glee, il film in 3d
Glee, il film in 3d
Glee, il film in 3d
Glee, il film in 3d
Glee, il film in 3d
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