Arena di Verona 2013 – Lo spettacolo sta per iniziare: tutte le opere
L’edizione 2013 nel ricordo di Luciano Pavarotti e Franca Rame. Ospiti Placido Domingo e Andrea Bocelli, che puntellano una serata di gran classe.
Una serata che definirei ‘opulenta’ quella offerta da Arena di Verona 2013 – Lo spettacolo sta per iniziare: una cavalcata nelle arie più celebri delle opere più popolari, eseguite da un cast di voci davvero entusiasmante. Placido Domingo ha alternato duetti e arie alla direzione d’orchestra, Andrea Bocelli ha vestito i panni di Manrico (in “Di Quella Pira”, Il Trovatore), Alfredo (“Libiam ne’ lieti calici”, La Traviata), Romeo, Calaf (“Nessun Dorma”, Turandot), Cavaradossi (“E lucevan le stelle”, Tosca). Insomma il meglio della lirica in una sola sera.
Toccanti i duetti di Domingo e Bocelli, che hanno aperto con “Non ti scordar di me”, dedicato a Luciano Pavarotti, e si sono misurati su un’aria de Il pescatore di perle di Bizet.
Ma eccezionale anche l’esecuzione di “Ridi Pagliaccio” (Pagliacci) da parte di Fabio Sartori, così come è difficile resistere alla Violetta di Lana Kos. L’omaggio a Franca Rame si consuma con “Casta diva” cantato da Maria Josè Siri, che si è esibita anche in “Un bel dì vedremo” dalla Madama Butterfly. E poi dalla Carmen di Bizet in scaletta compaiono il Coro dei Monelli, “Toreador!” e un medley offerto dal coro dell’Arena, cui si deve anche una splendida “Va’, pensiero” e la Marcia Trionfale dell’Aida.
C’è tempo anche per “Una Furtiva Lagrima“, cantata da Giorgio Berrugi (altro ottimo Alfredo) e tratta da L’Elisir d’amore e per un sestetto di tenori della Fondazione Pavarotti per ‘O sole mio.
Serata piacevolissima, quindi, inevitabilmente affidata alla registrazione: una tale varietà di scene e opere sarebbe impensabile in diretta. Ho avuto, personalmente, l’impressione che certe ‘pillole’ fossero fin troppo brevi e che alcune opere meritassero qualche minuto in più, per limitare anche il repentino ‘salto di palo in frasca’. Ma indubbiamente questa scelta più ‘variegata’ – oltre a testimoniare lo sforzo di percorrere quanto più possibile l’intero arco lirico, soprattutto nazionale – può aver aiutato a tenere sempre ‘accesa’ la curiosità del telespettatore (la domanda al termine di ogni quadro non poteva che essere “E adesso che fanno?”). Purtroppo Antonella Clerici soffre l’effetto ‘registrazione’/gobbo: la sua dimensione è quella della diretta. E poi non ho capito perché le hanno voluto tanto male, vestendola da Barbie Principessa, con tanto di diadema, abito lungo rosa e décolleté (fin troppo) esuberante.
Gli ascolti li vedremo domani: a prescindere da tutto, almeno una serata all’anno dedicata solo alla lirica ci sta. Senza incursioni pop, solo ed esclusivamente bel canto lirico. Il repertorio, nazionale ed europeo, non manca.
Arena di Verona – Lo spettacolo sta per iniziare, diretta 10 giugno 2013
23.40 La serata finisce un po’ monca, senza una chiosa oltre l’inno di Mameli. Scorre quindi un best of, ma tutto si chiude decisamente in perfetto orario. Ottimo lavoro.
23.36 “Il canto degli italiani che vuol essere un incoraggiamento per tutti” dice la Clerici salutando il pubblico circondata da artisti e tecnici dell’Arena. Il Grand’Ufficiale Bocelli intona l’Inno di Mameli, mentre l’Arena di tinge di tricolore e la Clerici ha la mano sul cuore.
23.32 E’ il momento di Pagliacci di Leoncavallo o meglio dell’aria “Vesti la giubba”, più nota come “Ridi Pagliaccio”. Eh, aveva ben poco da ridere, considerato che aveva appena scoperto il tradimento della moglie. Fabio Sartori, presto protagonista dell’Aida, superlativo.
23.26 Romeo è Andrea Bocelli (che stanno facendo trottare…): canta un’aria da Roméo et Juliette di Gounod.
23.21 Momento del melodramma con “Una Furtiva Lagrima“, cantata da Giorgio Berrugi e tratta da L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti.
23.17 Il Trovatore: Bocelli è Manrico, in “Di quella pira“.
23.11 Momento per Nicoletta Mantovani che lancia la mostra AMO Pavarotti e la Fondazione Pavarotti. Vengono proprio dalla scuola della Fondazione i sei tenori che cantano ‘O Sole mio. Tenori dalla Calabria, da Genova, dall’Australia, dal Kirghizistan, da Roma, dalla provincia di Bari, dai 20 ai 30 anni.
23.05 Nuovo duetto per Domingo e Bocelli su Il Pescatore di Perle, di Bizet.
23.01 Si riparte da Wagner e dalla Cavalcata delle Valchirie: sia di Wagner che di Verdi si celebra i duecento anni dalla nascita.
22.55 Pubblicità.
22.50 Torniamo a Roma per Tosca, e per il “Te Deum” cantato da Scarpia (Carlo Bosi).
22.43 Questo doveva essere il momento di Dario Fo. Al momento della registrazione, avvenuta il 1° giugno, son di fatto passati solo tre giorni dalla scomparsa di Franca Rame. Per questa occasione Fo aveva scritto una versione non convenzionale della vita della Callas. Per ricordare Franca, che doveva recitare con lui, la soprano Monica Zanettin canta “Casta Diva“.
22.41 Anche all’Arena di Verona Antonella Clerici si circonda di bambini o meglio del “Coro dei monelli” della Carmen.
22.36 Abbandonata la bacchetta, Placido Domingo canta “Dio di Giuda, perdono!”, sempre dal Nabucco.
22.31 Si rientra dalla pubblicità con il “Va’, Pensiero“, dal Nabucco. Ed è sempre una poesia…. “Il canto di un popolo che sognava la libertà” dice la Clerici. Eh…
22.22 Bellissima e commovente anche questa interpretazione. Altri applausi a scena aperta e a fine esibizione l’Arena esplode. Standing ovation. Bocelli non commenta ma va nelle quinte.
22.17 La Turandot con cui debuttò Placido Domingo non era Brigitte Nielsen, eh, ma Birgit Nilsson, celebre (e bellessima) soprano svedese. Ora Domingo dirige l’orchestra e Andrea Bocelli canta “Nessun dorma”.
22.13 Una delle mie opere preferite insieme alla Traviata. Mi piacciono le storie a lieto fine, non c’è che dire…
22.11 E si salta alla Madama Butterfly: Pinkerton è partito e la Butterfly (Maria Josè Siri) canta “Un bel dì vedremo”.
22.09 Applausi a scena aperta. Il movimento di lingua della Kos è impressionante. Nel ruolo di Alfredo adesso c’è Giorgio Berrugi. Brivido.
22.05 Antonella Clerici richiama la scena di Pretty Woman in cui la Roberts piange disperata per l’addio di Violetta ad Alfredo. Ed è il momento della celeberrima Amami Alfredo.
22.00 Si torna all’Arena e “Libiam ne’ lieti calici” de La Traviata con Alfredo (Bocelli) e Violetta (Lana Kos).
21.55 Pubblicità, poi La Traviata.
21.51 C’è tutta la macchina scenica dell’Arena in movimento: i 500 artisti decantanti alla vigilia non sono un numero ‘promozionale’. E arrivano anche i cavalli. All’Arena si fa sul serio…
21.49 E’ il momento dell’Aida, la prima opera a essere rappresentata all’Arena 100 anni fa. Non poteva che esserci la Marcia Trionfale.
21.46 I lanci di Antonella Clerici, con gli aneddoti e dalle posizioni più strane, fanno un po’ l’effetto delle trasmissioni sul circo, per intenderci. No, ma questa scollatura non si può guardare…
21.45 Occhi lucidi per Nicoletta Mantovani Pavarotti. E ovazione dell’Arena al termine del duetto di Domingo e Bocelli.
21.41 Si introduce l’omaggio a Pavarotti e si saluta Nicoletta Mantovani in platea. Domingo e Bocelli lo ricordano duettando su “Non ti scordar di me” di Beniamino Gigli. Commovente.
21.35 Si prosegue con la Carmen: Escamillo canta “Toreador!”.
21.33 I 10.000 dell’Arena partecipano alla scenografia agitando fazzoletti bianchi. Colpo d’occhio ben congegnato. Ricordiamo che la regia areniana è di Stefano Trepidi, quella televisiva di Sergio Colabona.
21.28 Si resta in Spagna con la “Carmen” di Bizet: il coro dell’Arena offre un medley.
21.23 Ma largo al factotum. E’ il momento del Barbiere di Siviglia, interpretato da Mario Cassi. E ci sono i sottotitoli. In mancanza del libretto…
21.18 Un inizio spettacolare, poi entra Antonella Clerici di rosa vestita, con tanto di diadema e decolleté decisamente strabordante.
21.17 Parte Andrea Bocelli con “E lucevan le stelle”. Meraviglia di inizio.
21.16 Parte la sigla dell’Eurovisione e si alza il sipario (vabbè si fa per dire) sull’Arena di Verona.
Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento di Rai 1 con Arena di Verona – Lo spettacolo sta per iniziare, serata dedicata al bel canto – con la direzione artistica di Gianmarco Mazzi e la conduzione di Antonella Clerici – che solitamente inaugura (e ufficializza) l’inizio dell’estate per Viale Mazzini e che seguiremo live su TvBlog a partire dalle 21.15 (anche se la serata è stata già registrata lo scorso 1° giugno).
Quest’anno cade anche il centenario del Festival Lirico Areniano: un’occasione in più per concentrarsi solo sul canto lirico, senza concessioni al pop. A celebrarlo ci saranno (o meglio, ci son stati) Andrea Bocelli e Placido Domingo (senza Carreras che ha dato forfait all’ultimissimo momento), oltre che l’orchestra (alla cui direzione si alternano Julian Kovatchev, Marcello Rota e Placido Domingo), il coro e il corpo di ballo dell’Arena. Come ormai tradizione la scaletta spazia dalle arie più celebri delle opere italiane, da “Nessun dorma” a “Lucevan le stelle” ai classici napoletani come “O sole mio” e “Non ti scordar di me”, che saranno cantati in duetto da Bocelli e Domingo.
I due grandi interpreti avranno modo di ricordare anche l’amico Luciano Pavarotti a cinque anni dalla sua scomparsa e in occasione della Mostra internazionale ‘AMO Pavarotti’, inaugurata ad aprile a New York e poi trasferitasi all’Arena Museo Opera di Verona, dove rimarrà fino al 16 settembre, prima di iniziare il giro del mondo. Un’occasione, dunque, per ricordare il tenore alla presenza di Nicoletta Mantovani Pavarotti, ospite della serata.
Ma l’ospite d’onore sarebbe dovuto essere Dario Fo: il suo nome era stato annunciato da tempo e stava proprio partendo per Verona per mettere a punto la sua partecipazione quando la moglie si è sentita male. Da qui la naturale decisione da parte della direzione artistica dello show di omaggiare Franca Rame, scomparsa lo scorso 29 maggio.
Tra Pavarotti, Franca Rame e la lirica c’è lei, la padrona di casa, Antonella Clerici: la seguiremo stasera in diretta su TvBlog a partire dalle 21.15.
Foto | profilo Facebook ufficiale Arena di Verona