RAI – Il tracollo del Tg1 al vaglio del Cda
Il tracollo del Tg1 e il Cda Rai. Parlano la Lei e Garimberti.
Inutile nascondersi dietro a un dito: in Rai il Tg1 è diventato ufficialmente un problema. Perché, checché ne dica chiunque, gli ascolti rispetto al passato sono un disastro. E così, siccome prima o poi se ne deve parlare, la questione verrà dibattuta nel corso del cda di giovedì.
Lorenza Lei ha ricordato che l’edizione delle 20 della stagione 2010-2011 aveva uno share medio del 25,21% con oltre 6 milioni di telespettatori in valore assoluto. E oggi? Be’, oggi si parla di 6 punti percentuale in meno. Se non è un tracollo questo, non si vede cosa possa esserlo.
La Lei commenta così:
Quando il Tg1 delle 20 registra un ascolto vicino al 20% mi chiedo cosa sia successo.
Ce lo chiediamo un po’ tutti. Anche se forse, a guardarlo, il Tg1, le risposte arrivano subito. Comunque, al di là dell’ironia, alla Lei fa eco il presidente della Rai, Paolo Garimberti che però la butta sulla percezione dello spettatore, quando nota che il Tg5 ha battuto il Tg1 (20,9% contro 20,6%). Per tacer del TgLa7, che non cita nessuno. Garimberti rileva il calo preoccupante, lo definisce un problema molto serio perché
significa che lo spettatore percepisce che l’informazione non è completa e adeguata alla rete ammiraglia.
Bene. Si rileva il problema. Interessante notare, però, che né il d.g. né il presidente facciano espliciti riferimenti al direttore del Tg1, Augusto Minzolini. Voglio dire: il calo tremendo di ascolti è un fatto. E se è vero che lo spettatore non percepisce il Tg1 come un veicolo di informazione completa, non può certo essere una questione che riguarda solamente il telespettatore. Il Tg1 è fatto da esseri umani, non va in onda per emanazione divina. E i dati fanno quantomeno supporre che questi esseri umani abbiano commesso qualche errore.