Dr. Who è razzista? Le accuse da una raccolta di saggi, ma la Bbc replica: “attenzione nei casting”
Il libro Doctor Who and race accusa la serie inglese di essere razzista nei confronti degli attori di colore. La Bbc replica citando la presenza nella serie di Freema Agyeman, che ha interpretato Martha Jones dal 2006 al 2010. Gli autori del libro si difendono
“Dr. Who” è razzista? La serie inglese per eccellenza è finita nel mirino delle critiche di un libro, intitolato “Doctor Who and race”, che sarà pubblicato a luglio e che raccoglie una serie di saggi accademici relativi alla serie tv che quest’anno raggiungerà i cinquant’anni di messa in onda.
Tra i saggi, c’è chi ha accusato lo show di non dare particolare attenzione, in fase di casting, ad attori di colore ed appartenenti ad etnie diverse da quella caucasica. Uno dei saggi si domanda, ad esempio, perchè per interpretare il protagonista della serie non è mai stato scelto un attore di colore o asiatico, così come si chiede perchè le popolazioni primitive che il Dottore e gli altri personaggi incontrano sono sempre definite come “selvagge” e come mai, quando era necessario trovare degli attori per interpretare popolazioni lontane e sconosciute, siano sempre stati scelti attori bianchi. Si arriva anche a citare la serie di episodi del 1977 intitolati “The Talons of Weng-Chiang” per supportare questa tesi.
Non solo: le accuse arrivano anche a definire “inappropriato” l’episodio “Uccidiamo Hitler”, trasmesso nel 2011, nel quale i protagonisti viaggiano nel tempo ed, una volta giunti nella Germania degli anni Trenta, salvano accidentalmente il dittatore, che stava per essere ucciso da un robot. Per non farsi mancare nulla, c’è anche chi ipotizza che la serie abbia manifestato nostalgia per l’impero britannico con il quinto Dottore, interpretato da Peter Davison ed ossessionato dal cricket.
Accuse che la Bbc ha subito rispedito al mittente con un comunicato, nel quale sottolinea come “Dr. Who” non abbia mai fatto discriminazioni nè in fase di casting nè in fase di scrittura, evidenziando una “forte presenza nel casting di personaggi ricorrenti e guest star” interpretati da attori di etnie diverse. Uno degli esempi più recenti è quello di Freema Agyeman (ora in “The Carrie Diaries”), interprete di Martha Jones dal 2006 al 2010 e presente anche nello spin-off “Torchwood”, ma anche quello di Noel Clarke, che ha dato volto a Mickey Smith fino al 2010.
Consapevoli di essere scagliati contro una delle serie tv più amate dagli inglesi e non solo, gli autori del libro hanno voluto specificare sul sito ufficiale che i saggi che propongono questa tesi sono solo una parte del contenuto della raccolta, che non vuole dipingere la serie come razzista:
“Il libro contiene molti punti di vista diversi sulla questione. Solo una parte dei saggi sono critici sulle decisioni dei casting del telefilm e della rappresentazione della tematiche razziale. Altri celebrano il modo in cui Doctor Who ha effettuato i casting, con rispetto delle etnie o come le sue storia abbiamo mostrato come il razzismo, lo schiavismo ed il colonialismo non siano cose buone.”
Non solo: alcuni degli autori dei saggi si considerano dei fan della serie, smentendo così una “guerra” tra studiosi ed appassionati di “Dr. Who” che, d’altra parte, non si faranno intimorire da accuse del genere e continueranno a sostenere il loro Dottore.
[Via (e foto da) RadioTimes]