Luca Telese: “La Rai ha fatto una grande offerta a Porro. Vorrei In onda la Parietti”
Telese rivela su RaiDue che Porro è stato ben pagato per passare in Rai
E’ un Luca Telese più provocatorio del solito, quello che ha commentato per la prima volta “il tradimento” del suo compagno di merenda (dopo aver ammesso che sono due primedonne). Lo ha fatto ospite della stessa rete per cui Nicola Porro ha lasciato La7, aggiudicandosi l’agognata conduzione dello slot di informazione di RaiDue, vacante dai tempi di Anno Zero. Collocazione prevista per il suo nuovo talk Virus, però, è quella del mercoledì sera, anziché del giovedì, a partire dal 3 luglio.
Intervenuto con la maschera di Anonymous ad #Aggratis, che lo ha fatto pedalare per non far “ammosciare il programma”, Telese è stato interpellato da Fabio Canino sul fatto che Porro sta per arrivare in Rai:
“Porro viene su RaiDue, sì. Non aggratis, però. Mamma Rai gli ha fatto una grande offerta. Lui è andato”.
A un certo punto, tra i desiderata di Telese per chi ne prenderà il posto, c’è la Parietti ospite della stessa puntata in questione:
“Io vorrei Alba”.
Come idea non sarebbe così improbabile, vista la sua partecipazione ricorrente ai talk di La7, e neanche malvagia.
Il gioco del toto-candidato ha, ancora, visto Telese affidarsi all’autore anonimo della dichiarazione: “Se nessuno parla male di me mi devo preoccupare“. Peccato che a proferirla sia stato un personaggio piuttosto improbabile: Emilio Fede. Per consolarsi Telese ha ballato Scream & Shout sui titoli di coda con Chiara Francini.
Nicola Porro, dal canto suo, è finito nell’occhio della cronaca nelle ultime ventiquattr’ore. Ieri nella sede del suo Giornale, di cui è vicedirettore, sono state recapitate buste con polvere sospetta, ma a quanto pare innocua.
La notizia è stata confermata anche dallo stesso Porro che, a causa delle misure d’emergenza, non ha potuto partecipare allo SpecialeLa7 sulle elezioni, condotto da Enrico Mentana:
“Siamo tutti bloccati qui al piano – ha spiegato – e non ci possiamo muovere” e si è augurato che “sia uno scherzo, lo scherzo di un deficiente che ha mandato una lettera anonima”.