Una Tempesta d’Amore davvero così brutta?
Ho letto dei commenti pessimi su Tempesta d’Amore, la nuova soap di Canale5, ma dopo quattro puntate trasmesse mi chiedo se sia davvero una porcheria come è stato in più parti scritto. Le stroncature ricevute hanno delle motivazioni reali e fondate o sono state fatte più per partito preso? Devo essere sincera, a me non
Ho letto dei commenti pessimi su Tempesta d’Amore, la nuova soap di Canale5, ma dopo quattro puntate trasmesse mi chiedo se sia davvero una porcheria come è stato in più parti scritto. Le stroncature ricevute hanno delle motivazioni reali e fondate o sono state fatte più per partito preso?
Devo essere sincera, a me non è parsa così brutta, anzi credo abbia oltre a qualche ovvio difetto, qualche pregio che la rende migliore di tanti altri prodotti tra i quali inserirei anche gli italianissimi Sottocasa e Centovetrine.
Innanzitutto analizziamo le location in cui si svolgono le scene. Paesaggi alpini, prati, pascoli e stalle non sono così comuni nelle soap, dove la stragrande maggioranza delle scene sono girate all’interno di finti uffici, case e ristoranti. Le panoramiche dei paesaggi danno un senso di relax e tranquillità e già questo è un grosso punto a favore di Tempesta d’Amore.
Veniamo alla trama: semplicissima, con pochi personaggi, senza intrighi internazionali, senza troppe – per ora – complicazioni e senza intrecci cervellotici. Una storia d’amore che non decolla come dovrebbe e un’altra che ha problemi evidenti; fanno da contorno le vicende degli altri personaggi che gestiscono e lavorano nell’albergo bavarese che fa da sfondo alla soap.
Ultima cosa (ma non ultima per importanza), nessuno dei protagonisti è il tipico bellone alla Beautiful. I personaggi come la trama sono semplici, sono persone che si possono incontrare tutti i giorni per strada. Un filo di trucco, abiti comuni e si va in scena.
Quando mi sono occupata la prima volta della soap, leggendone la trama e soprattutto leggendone la provenienza germanica ero rimasta un po’ basita. La Germania e i paesi di lingua tedesca in generale per me – televisivamente parlando – sono la patria di Derrick, di Rex e dei polizieschi del sabato sera di RaiDue, duri, decisi e un po’ “rigidi”, tanto che pensare ad un prodotto che parla di sentimenti mi era difficile. Eppure Tempesta d’Amore di “rigido” ha ben poco, tanto che se non fosse per i paesaggi e per alcuni costumi tipici, questa soap potrebbe essere stata girata ovunque.
La storia non ha niente di nuovo, bisogna ammetterlo, ma non sa totalmente di già visto proprio perché non esagera e cerca di mantenersi nei binari del “potrebbe essere vero”. I dialoghi sono piuttosto banali, ma anche in questo caso qualche “bassezza” può essere perdonata perché la maggior parte degli scambi di battute è migliore e meno melensa delle soap (o meglio in questo caso, delle telenovelas) tradizionali, dove a volte anche per i concetti più elementari vengono fatti dei giri di parole a dir poco assurdi.
In sintesi, non considero assolutamente Tempesta d’Amore un flop. Di sicuro non è un capolavoro, ma una sufficienza a mio parere la merita senza dubbio.