Home Canale 5 Non è la Rai torna su Mediaset Extra. Ambra sarà delusa, Boncompagni (l’Antonio Ricci che fu) meno

Non è la Rai torna su Mediaset Extra. Ambra sarà delusa, Boncompagni (l’Antonio Ricci che fu) meno

Si era parlato di una nuova edizione di Non è la Rai, ricordate? A quanto pare non ci sono più novità a tal proposito. E, vista la lentezza neo-percepita del programma, ce ne faremo una ragione. Non è la Rai, quasi vent’anni dopo, fa un certo effetto. Perché, quando i blog non esistevano e i

pubblicato 4 Aprile 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 07:29


    Si era parlato di una nuova edizione di Non è la Rai, ricordate? A quanto pare non ci sono più novità a tal proposito. E, vista la lentezza neo-percepita del programma, ce ne faremo una ragione.

Non è la Rai, quasi vent’anni dopo, fa un certo effetto. Perché, quando i blog non esistevano e i telemaniaci non erano nativi digitali ma spettatori smaliziati, le sbavature passavano in sordina. Vedi una regia degna di Youtube, effetti di animazione in stile ‘dissolvenza’ Powerpoint, sponsor a manetta e continui cortocircuiti tra diretta e differita. Però il programma aveva una forza senza tempo, che era il segreto del suo grande successo. A sintetizzarla il suo autore storico Peppi Nocera, che oggi lavora al fianco di Simona Ventura all’Isola dei Famosi e a X Factor – è anche passato da Amici – ma nasce firma di indimenticate hit musicali legate al programma come L’ascensore:

“Non è la Rai aveva una particolarità che è difficilissimo creare in televisione. Era un programma di clima”.

Come se ai fan più maniacali della prima ora non bastassero le collezionate repliche a tarda notte su Italia1, Happy Channel e Videomediaset, ora è Mediaset Extra ad aver bisogno dei rinforzi, cioè di evergreen fortemente fidelizzanti. E, se l’occasione è ghiotta per rivendicare la paternità di certi successi, meglio ancora.

Ambra Angiolini – che tanto sperava di affrancarsi da quel marchio – viene suo malgrado riesposta sul digitale nella vecchia versione lolitesca. Peccato che la sua conduzione “antipatica per contratto” abbia perso la carica dirompente di una volta. Nella prima puntata della terza stagione, trasmessa quest’oggi, Ambra si reputa migliore di una Lorella Cuccarini qualsiasi, a dimostrazione di come allora una conduzione compassata fosse la regola (che oggi sia l’eccezione lo dimostra la nuova, ma vecchissima, Domenica In).

In compenso Gianni Boncompagni non è affatto deluso. Da dichiarazioni odierna rilasciate all’ADNKRONOS sembra, infatti, entusiasta di questa riproposizione, di cui si professa spettatore:

Non è la Rai – foto prima puntata, terza edizione




“Sono curioso, anche se tutto lo rivedrei solo a pagamento. So però che i fan di ‘Non è la Rai’ aspettavano questa occasione da tempo. Ambra si merita tutto, è una persona intelligente, che si è evoluta, ma il suo pubblico non accetta il cambiamento. E’ una vecchia regola dello spettacolo. Usando il cervello, è diventata una piccola intellettuale ed è richiesta dai più affermati registi italiani, da Marco Bellocchio a Ferzan Ozpetek”.

Poi prosegue sul carattere innovativo di quel programma-fenomeno:

“Era difficilissimo dirigere 200 minorenni accompagnate tutte dai genitori, pochi programmi erano e sono come il mio”.

Proprio la terza edizione di Non è la Rai, riproposta da oggi, ha come sigla ‘Affatto deluse’ in risposta provocatoria alla canzone Delusa scritta da Vasco Rossi, manifesto ‘ante litteram’ delle papi girls e dello sfruttamento minorile per fine televisivi. Allora Boncompagni, di fatto oggetto di accuse di strumentalizzazione senza prove concrete, rispondeva per le rime come Antonio Ricci.

Intanto queste ragazzine scalmanate – si muovevano talmente a scatti che è stato difficile screenshottarle – facevano a gara di visibilità, amplificavano risi e pianti per un primo piano in più ed erano oggetto di un merchandising senza precedenti. La stessa competitività tra loro era inquietante, perché – in una sorta di Divina Commedia catodica – a poche toccava il paradiso, mentre la maggior parte aleggiava in un limbo degno del semi-anonimato.

Tra quelle che ce l’hanno fatta alla grande, e già dimostravano grandi potenzialità come visto in questa prima puntata, le straordinarie Lucia Ocone e Sabrina Impacciatore: loro, anziché ballare e ammiccare, mostrarono subito personalità da vendere.

Ricordiamo che sono in onda da oggi, dal lunedì al venerdì alle 15:45 su Mediaset Extra, le ultime due edizioni di Non è la Rai, condotte da Ambra Angiolini, trasmesse tra il ’93 e il ’95 (subito dopo l’era Bonaccorti e Bonolis, quest’ultimo presto archiviato in modo indolore nel ruolo di chaperon di Ambra). Da notare come la risoluzione ogni tanto tradisca l’usura del tempo, come le buone vecchie vhs usurate.












































































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