Massimo Donelli su Il Senso della Vita: “Missione compiuta. Centrato l’obiettivo sul target commerciale”. Cesare Lanza: “Perde, ma è splendido”
Massimo Donelli, direttore di Canale 5 è soddisfatto del risultato ottenuto da Paolo Bonolis con la nuova edizione de “Il senso della vita” per la prima volta trasmesso in prima serata. Il dirigente dell’ammiraglia del Biscione considera il dato realizzato (3.704.000 telespettatori, share 16,56% ma soprattutto il 18,59% sul target commerciale) positivo, “al di là
Massimo Donelli, direttore di Canale 5 è soddisfatto del risultato ottenuto da Paolo Bonolis con la nuova edizione de “Il senso della vita” per la prima volta trasmesso in prima serata. Il dirigente dell’ammiraglia del Biscione considera il dato realizzato (3.704.000 telespettatori, share 16,56% ma soprattutto il 18,59% sul target commerciale) positivo, “al di là delle aspettative“.
E’ vero, la serata è andata come previsto nettamente alla nuova stagione del seguitissimo Un Medico in Famiglia ma Donelli è comunque soddisfatto perchè con Il Senso la sua rete ha potuto dare una vera alternativa di qualità al pubblico italiano. Riportiamo qui di seguito la nota completa diramata poco fa:
“Missione compiuta. Lo sbarco in prima serata de “Il senso della vita” ha fatto registrare un risultato che va al di là delle nostre aspettative e che premia non solo la qualità editoriale del programma, ma anche il gusto per la sfida di Paolo Bonolis. Ci vuole coraggio a proporre in prime time, soprattutto la domenica sera dove ci sono abitudini d’ascolto consolidate da decenni, una trasmissione che si interroga sull’esistenza in modo curioso e innovativo. Eppure “Il Senso della vita” ha centrato l’obiettivo al primo colpo, garantendo il raggiungimento di quel target commerciale su cui sono fondati gli obiettivi della rete. Una volta di più, infatti, i telespettatori hanno confermato affetto e stima per Paolo Bonolis apprezzando il valore di un programma che in prima serata rappresenta una proposta assolutamente unica nel panorama televisivo italiano”.
Il Senso della Vita – Fotogallery della prima puntata
Nonostante gli screzi avvenuti di recente con il conduttore, anche Cesare Lanza (nella schiera degli autori di Bonolis fino alla scorsa edizione) plaude con qualche distinguo al risultato del “Senso della vita” anche se non vincente.
“Il nuovo “Senso della vita” di Paolo Bonolis, finalmente in prima serata, come da lui e da molti desiderato, ha avuto uno spiacevole risultato, per lo meno in termini di audience. Ebbene, ne sono rattristato. Il programma è sempre splendido. Bene l’intervista con Christian De Sica, straordinario Ligabue, raramente visto con uguale disinvoltura e simpatia. E mi sono commosso, con Bonolis visibilmente emozionato e gli occhi lucidi, durante l’intervista alla madre che raccontava il dramma vissuto da e con le figlie. Non mi è piaciuto solo il pezzo con Laurenti, le classifiche, che peraltro sono un cult dell’umorismo, come certe gag di Walter Chiari (“Vieni avanti, cretino”) o di Totò e Peppino De Filippo. La classifica era incentrata sui buoni motivi per farsi papa, ma a parte certe – poche – stralunate battute di Luca, non si rideva: a mio parere, perché erano contorte, tirate per i capelli le motivazioni. Ma il programma nell’insieme mi è apparso bellissimo, complimenti a Bonolis e agli autori, miei colleghi per tanti anni e tanti successi. Merita un ottimo giudizio anche per il coraggio dell’innovazione. Insomma, Bonolis è un “unicum”, in scena. Se gli fossi ancora vicino, spingerei lui e gli altri autori a scegliere temi e personaggi legato quanto più possibile all’attualità: è la mia fissazione di sempre. Ma il “Senso”, il suo stile, le sue novità, vanno elogiati e sostenuti: il deludente risultato è uno schiaffo pesante non certo per chi lo ha messo in scena, con cura e passione, ma per il livello a cui è precipitata la nostra televisione. Se qualche lettore si stupisse, in relazione al rapporto tra me e Bonolis, aggiungo: la ferita dell’amicizia violata per me è ancora aperta (mi pesa, e sopporto, il grave difetto di credere nell’amicizia in modo, laicamente, sacrale), ma la delusione non mi fa velo… Sono fatto così. Nel bene e nel male, scrivo ciò che sento. E le valutazioni professionali non vanno mai contaminate, per quanto mi riguarda, dai rapporti personali”.
Va anche detto per dovere di cronaca che ieri non esisteva la controprogrammazione del calcio di Serie A che tornerà già da domenica prossima con un vero big match, ma almeno per questa prima puntata Donelli può tranquillamente dire ‘buona la prima’.