Michele Santoro a Tv Talk: “La tv italiana non è più in grado di raccontare gli esteri”
Anticipazioni: nella puntata odierna di Tv Talk in onda alle 14:50 su Rai Tre, una lunga telefonata di Michele Santoro su come la tv italiana sta raccontando le rivoluzioni in Norda Africa. Insieme all’inviata Mediaset Gabriella Simoni, Michele Santoro analizza le difficoltà della nostra televisioni nel trattare le questioni internazionali:Dobbiamo capire se la tv italiana
Anticipazioni: nella puntata odierna di Tv Talk in onda alle 14:50 su Rai Tre, una lunga telefonata di Michele Santoro su come la tv italiana sta raccontando le rivoluzioni in Norda Africa. Insieme all’inviata Mediaset Gabriella Simoni, Michele Santoro analizza le difficoltà della nostra televisioni nel trattare le questioni internazionali:
Dobbiamo capire se la tv italiana vuole raccontare il mondo o no. La mia sensazione è che non avvertiamo quella responsabilità che invece hanno la tv americana, quella inglese o quella francese, che si sentono partecipi delle vicende internazionali.
Siamo un piccolo paese senza respiro internazionale, le difficoltà della televisione in questo sono lo specchio delle difficoltà della politica.
La BBC diede tre anni ai suoi inviati per realizzare il documentario sulla Ex Jugoslavia (Jugoslavia morte di una nazione, di A. Macqueen, 1995), a noi non viene dato nulla e siamo sempre meno presenti sulle vicende estere, finiamo per rimasticare le immagini dei cellulari e delle reti internazionali.
Per Santoro i ritardi e le difficoltà nel coprire i fatti internazionali nascono anche da questioni produttive:
Quando oltre dieci anni fa siamo andati in diretta dal ponte di Belgrado l’abbiamo fatto perchè avevamo totale autonomia decisionale: questa volta con la Libia abbiamo fatto partire il nostro inviato Formigli molto più tardi, abbiamo dovuto aspettare una serie di valutazioni degli uffici competenti.
Un problema anche economico della nostra tv generalista:
In Italia abbiamo più canali generalisti di chiunque altro, la necessità di riempire 6 reti generaliste 24 ore al giorno porta a produrre a basso costo, per questo poi c’è così tanta tv spazzatura.
E Santoro conclude con un appello:
Il reportage, anche quello sulle vicende internazionali, dovrebbe essere inserito strutturalmente nei nostri palinsesti.
Inoltre, oggi a Tv Talk, Ernesto Galli Della Loggia e Carlo Freccero discutono sulla base del recente articolo di Della Loggia sul Corriere (“Quell’Italia che vive nell’Isola dei Famosi. Se la televisione si sostituisce alle élite“).
E infine Enrico Ruggeri e Franca Leosini parlano della cronoca nera nella nostra televisione, con l’esclusiva delle immagini del film tv su Amanda Knox appena trasmesso negli USA.