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24: Legacy, Corey Hawkins: “E’ una serie che mostra eroi senza superpoteri”

Al Television Critics Association press tour il protagonista di 24: Legacy Corey Hawkins ha parlato della serie tv e dell’importanza di portare in tv eroi come il suo personaggio

pubblicato 12 Gennaio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 14:51

24: Legacy, spin-off di 24 in onda dal 5 febbraio, cercherà di intraprendere una strada totalmente diversa rispetto a quella della serie originale. Questo vuole dire che Jack Bauer non comparirà nello show, sebbene Kiefer Sutherland (ora in Designated Survivor) sarà produttore esecutivo del telefilm.

Al Television Critics Association press tour, il produttore esecutivo Howard Gordon (che aveva lavorato anche a 24) ha spiegato che nello scrivere il nuovo protagonista Eric Carter (Corey Hawkins) si è tentato di attribuirgli delle caratteristiche che avessero “dei tratti che lo distinguessero il più possibile da Jack Bauer”, più o meno come fecero nello scrivere il personaggio di Carrie Mathison (Claire Danes) in Homeland.

Nella serie tv, Carter è un soldato da poco rientrato in America, coinvolto nella missione per uccidere il terrorista Sheik Ibrahim Bin-Khalid, che scopre che i componenti della sua squadra iniziano ad essere uccisi. Chiede così aiuto al Ctu, ora guidato da Rebecca Ingram (Miranda Otto), diventandone lui stesso un agente.

Hawkins si è detto molto contento del personaggio che interpreta, una vera e propria sfida che vuole anche lanciare un messaggio a tutti i giovani americani:

“Non abbiamo mai visto un eroe senza superpoteri che sembrasse come noi. Non c’era nessuno che si potesse vedere e che ci facesse pensare ‘Un giorno potrei essere come lui, un patriota, un soldato, qualcuno che lavora nel Governo ed è un eroe’. Sarebbe folle dire che non sento pressione nell’interpretare questo personaggio. Se fosse così, non avrei accettato. L’unica pressione è vestire i panni di Eric Carter un personaggio il più completo possibile, con dei difetti, umano”.

La Fox ha cercato di differenziarsi da 24 anche scegliendo un protagonista di colore. Ma Gordon ha sottolineato che non è una scelta dovuta solo al colore della pelle:

“Non si trattava di trovare un personaggio di colore o ispanico, ma di scriverlo questo personaggio. L’headline della serie è ‘Cosa significa essere americano, sia come soldato di colore che torna dalla guerra, che come donna di potere che guida il Ctu che come candidato ispanico alla presidenza (John Donovan, marito di Rebecca, interpretato da Jimmy Smits, ndr)?'”

“Siamo persone diverse e questo show ne è la riflessione, come è sempre stato”, ha aggiunto Hawkins. Ma 24: Legacy avrà anche dei collegamenti con la serie originale: nel corso degli episodi ci saranno dei riferimenti a 24, mentre del cast originale ci sarà solo Tony Almeida (Carlos Bernard), agente corrotto del Ctu diventato nemico del protagonista. “Adoriamo il personaggio ed adoriamo Bernard”, ha spiegato il co-creatore della serie Manny Coto, “ci sembrava giusto che fosse l’unico personaggio di 24 a comparire”.

“Siamo molto attenti che il pubblico non ha visto 24 possa apprezzare 24: Legacy”, ha aggiunto il produttore esecutivo Evan Katz, “siamo preoccupati nel riuscire a fare uno show a sé stante”.

Questo vuole dire che nella prima stagione non comparirà Chloe (Mary Lynn Rajskub). “Una volta che abbiamo deciso di riportare Tony nei dodici episodi, farlo anche con altri personaggi avrebbe rovinato l’equilibrio”, ha ammesso Katz. “Vogliamo che la gente leghi con i nuovi personaggi e non pensi al passato. Ma Chloe potrebbe comparire in una stagione futura. Adoriamo il personaggio”.