Home Amici di Maria De Filippi Amici o “CSI MEDIASET”? La guerra tra prof diventa mobbing show

Amici o “CSI MEDIASET”? La guerra tra prof diventa mobbing show

Gli scontri verbali tra gli addetti ai lavori di Amici stanno assumendo una piega sempre più imbarazzante, a detta della stessa conduttrice che pure ne sembra ora oppositrice (forse per questo nell’ultimo blocco ha lasciato lo studio delegando Zanforlin ai saluti finali?), ora la stessa istigatrice. Nella puntata di oggi le rivalità tra i prof

pubblicato 29 Gennaio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 09:08


Gli scontri verbali tra gli addetti ai lavori di Amici stanno assumendo una piega sempre più imbarazzante, a detta della stessa conduttrice che pure ne sembra ora oppositrice (forse per questo nell’ultimo blocco ha lasciato lo studio delegando Zanforlin ai saluti finali?), ora la stessa istigatrice. Nella puntata di oggi le rivalità tra i prof hanno rubato interamente la scena, al punto da sdoganare un nuovo genere televisivo: il mobbing show.

Innanzitutto, abbiamo scoperto che due “professori” come Rudy Zerbi e Luca Jurman, a telecamere spente, fanno a gara di chi è andato più in onda. L’ex discografico ha dichiarato che il vocal coach si è lamentato con la produzione per il maggior spazio dato a lui in daytime. Il risentimento di Jurman (che dalla sua dice di volere visibilità solo per le sue lezioni o eventuali repliche ad accuse personali) è stato parzialmente confermato dall’autore Mauro Monaco e ha visto la stessa De Filippi ammettere di essere stata “a favore” della mozione di Zerbi (chissà perchè).

Qualche minuto dopo si è assistito a un altro scempio, cioè a Luciano Cannito che irrompe nello studio mentre parla la Celentano per far visionare a Maria i tabulati del suo cellulare. Il docente vuole dimostrare la sua buona fede su un recente contenzioso con la collega: oggetto della querelle, una telefonata in cui Cannito le avrebbe accordato un’assegnazione, per poi ritrattarla perché se ne sarebbe dimenticato. Il prof stesso, per stemperare l’autoreferenzialità del momento, si è scusato per aver trasformato Amici in CSI Mediaset, dopo che la stessa conduttrice ha esternato che si stava sconfinando troppo.

Peccato che Maria, dea ex machina di tutto questo baillame, non si sottragga a sua volta alle ramanzine in diretta tv. Dopo aver tirato le orecchie a Garrison e Luca Zanforlin, e aver già in parte denunciato l’eccessivo snobismo di Anbeta Toromani, all’ingresso di quest’ultima in studio oggi le ha lanciato una brutta frecciatina su cui tutti hanno glissato (mai contraddire il boss anche quando scherza):

“La principessa è pronta?”.

Insomma, Amici non è più soltanto un talent che vive di confronti e scontri dialettici tra i ragazzi o tra gli allievi e i docenti (quest’anno nessuno si strappa i capelli per contendersi i cantanti), ma un vero e proprio specchio del clima ostile di un posto di lavoro. Da semplice vetrina di aspiranti artisti, la scuola di Maria De Filippi è diventata un’allegoria metatelevisiva dei malumori del backstage, degli scazzi di chi fa la televisione e dell’odio tra colleghi del mestiere più competitivo di tutti.

Amici 29 gennaio 2011 – prof in rotta
Amici 29 gennaio 2011 - prof in rotta
Amici 29 gennaio 2011 - prof in rotta
Amici 29 gennaio 2011 - prof in rotta
Amici 29 gennaio 2011 - prof in rotta

Il tutto viene amplificato dal vedere la tua professionalità esibita in onda, e ripetutamente sminuita dal confronto con altri professionisti, in una vera e propria guerra al massacro. Perché in fondo sono la conduttrice, e il suo stuolo di autori intimiditi, i capi che andranno di volta in volta – con la temuta produttrice Fascino che aleggia su tutti – a confermare o ampliare i titolari delle rispettive cattedre.

La sensazione è che ogni anno, nel gruppo di lavoro di Amici, non ci sia posto per tutti e le delazioni tra i professori siano tanto funzionali alla stagione in corso, quanto premonitrici di un’epurazione dal programma per gli anelli deboli o i personaggi più incontenibili. Pensiamo ai tanti docenti che sono finiti “ridimensionati” dalla guerra tra rvm: Loretta Martinez, Charlie Rapino, lo stesso Luca Jurman prima di un suo reintegro quest’anno. E pensiamo a quelli dai percorsi più appannati, come la new-entry Dado Parisini che non si è integrato fino in fondo nel meccanismo autodistruttivo.

Insomma, guardando Amici da tanti anni capisci perché la Celentano e Jurman siano le pedine più prese di mira dagli altri insegnanti. A differenza dei più innocui Garrison e Di Michele, ormai autorelegatisi a ruoli di contorno per quieto vivere, i due insegnanti più fuori dal coro sono quelli che piacciono al pubblico. E questo li rende sovversivi, come John Keating nell’Attimo Fuggente, perché sanno alzarsi sulla cattedra e creare consenso dall’altra parte dello schermo.

I loro allievi privilegiati sono gli spettatori, che ne rispettano la credibilità e la forte identità acquisita negli anni. Per questo, da qualche anno a questa parte, sono arrivati i “contraltari”, personaggi che nell’ottica di una produzione – forse – intimorita dall’ascendente di certi prof li ha voluti mettere in discussione. Così la Celentano si è vista arrivare a oscurarla, direttamente dal palcoscenico, il titolato maestro Luciano Cannito, a sua volta compagno di Rossella Brescia che deteneva la cattedra di classico prima di lei, ad Amici.

Inizialmente sembrava che questo potesse zittirla, ma la Celentano è tornata a essere la regina del serale. E oggi Cannito, esasperato, le ha rinfacciato fuori dai denti di essere raccomandata, a differenza sua che si è fatto da sé e non provoca crisi di esaurimento ai ragazzi per avanzare la sua superiorità.

Dalla sua Jurman, dopo essere riuscito vincente sulla paladina dell’interpretazione Di Michele, passando alla storia come il mentore di Marco Carta, Valerio Scanu e soprattutto Alessandra Amoroso, è stato insidiato da Rudy Zerbi. Quest’ultimo nasce giurato di professione, nel senso che per inseguire la ribalta televisiva ha rinunciato (chissà che non ci sia dell’altro dietro) al titolo di presidente della Sony. Per uno che si è trovato, nel giro di pochi anni, seduto al fianco di Maria De Filippi, che l’ha sdoganato come personaggio televisivo, deve essersi trattato di un sacrificio indolore.

Dopo l’esperienza sotto i riflettori di Italia’s Got Talent, Zerbi è tornato ad Amici dalla porta principale, ovvero in commissione interna, pur non avendo alcun titolo tecnico – non a caso è coadiuvato da maestri del settore – per insegnare canto. E l’unico strumento con cui Rudy (odiatissimo dal pubblico proprio per la sua boria) è riuscito a imporsi su Jurman è quello dell’rvm. Di qui, la querelle scoppiata quest’oggi, che affonda le radici su un’insana voglia di televisività da parte di quelli che, un tempo, non comparivano mai.

Ad Amici ci si trova di continuo nuovi nemici in casa, new-entry entrate ufficialmente per ampliare i punti di vista ma, fondamentalmente, per abbattere lo scomodo primato dei veterani. E il pubblico si domanda perché seguire un programma diventato un ufficio di collocamento per personaggi mancati, continuamente oggetto di un mobbing che lascia gli stessi allievi – come oggi – a bocca aperta, pedine di una logica aziendale più spietata di loro.

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