Aggratis, l’icona etero Francini salva un programma finto (gay)friendly. Il Macaonvenscion dei poveri?
Arrogante, ma inconsistente e a tratti un po’ volgare il debutto di Aggratis su RaiDue
Quando hai due conduttori molto bravi (mica Facchinetti), puoi fare un programma anche senza filo conduttore. Perciò Gregorio Paolini dovrebbe dire grazie a Chiara Francini e Fabio Canino, che gli hanno salvato la baracca dalla demolizione immediata.
Solo loro hanno dato ritmo e tempi televisivi alla prima puntata di #aggratis, rivelatosi la risposta d’autore (finto umile) a Made in Sud, il “noi non siamo solo un programma comico, ma quelli di Via Teulada che fanno l’anticrisi”, un mix di Macao – col parterre di macchiette improbabili – e di Convenscion – con le vecchie clip-spot moraleggianti – ma senza le intuizioni di Boncompagni e Freccero. Nessun’idea originale finanche nelle clip satiriche (mi fanno notare che il tutorial Demotivation copia un’idea pari pari dello Zoo di 105 ) e una domanda che ti viene subito spontanea: Paolini si sarà seduto sopra il telecomando (analogico) o, semplicemente, ha ridato lavoro ai disoccupati di Bulldozer e Tintoria?
C’è l’aspirazione al refrain, quando parte la musica a palla ad Aggratis, al nulla che vuole diventare iconico ma, per ora, non solo è ancora nulla ma anche un po’ volgare. Tipo Velia Lalli, la femmina anticonformista che dice “col cazzo” e pensa solo a “scopare” senza giri di parole (non sarà la sola a dire parolacce a casaccio, che fanno tanto comicità di rottura).
Poi c’è un’aria di cazzeggio arrogante che aspira a un forzato sovrasenso ideologico alla RaiTre. Tant’è che lo stesso Canino interrompe tutto per dire che il Direttore Vianello ha twittato una critica positiva a Giorgio Montanini, una roba autoreferenziale che, se l’avesse fatta la D’Urso, tutti a decapitarla. Peccato che “Se in Italia votassero i topi D’Alema farebbe il pescatore a Gallipoli” fosse la battuta clou dell’originalissimo comico marchigiano.
Lo stesso Canino, che è una pallida conferma più che una sorpresa, ha lanciato strali gratuiti contro i plastici di Porta a Porta o la musica triste tipo Pomeriggio Cinque e Studio Aperto, quasi rimarcando la propria distanza dal mainstream. Ci ha strappato un sincero sorriso giusto nella rubrica Twitterthon, quando ha promosso una gara di beneficenza di follower per la povera Barbara Faggioli.
La sola onesta nel prendersi poco sul serio è Chiara Francini, svampita bomba sexy – ma con un cervello d’artista – la sola icona a misura di etero in una cornice forzatamente gay friendly, dal rugbista-oggetto che pedala col pacco in vista a Immanuel Casto che “deflora” (lo ha detto lui) la Rai. Ma poi #aggratis mi cade facendo il verso alle lesbiche un po’ bisessuali, un po’ maniache di Ikea, che non è quello che si dice una buona pubblicità.
Insomma, abbiamo assistito a una generale, ostentata, disponibilità all’innovazione che nascondeva un’eccessiva quanto sospetta autolegittimitazione.
In generale, la vera delusione di #aggratis sono stati i comici, tutti o quasi semplicemente imbarazzanti, citofonati e riciclati. Ancora una volta Paolini ha lavorato sulla forma, visto che il contenitore incuriosisce pure, ma sacrificando la sostanza.
Poi RaiDue ci spiegherà come si possa definire aggratis, di questi tempi, una TERZA serata in diretta, con tutti i costi di emissione che comporta.
Le anticipazioni della prima puntata
C’è attesa per il debutto di #aggratis, il nuovo programma comico in diretta su RaiDue dalle 23.40 di stasera. Soprattutto perché, a esibirsi per la prima volta in un programma televisivo (per giunta sulla tv di stato), sarà il trasgressivo Immanuel Casto, icona gay nota per le sue provocazioni e i piccanti doppi sensi a sfondo sessuali (lo abbiamo visto già a Loveline come opinionista, ma non ha mai cantato). Lo spettro della censura è dietro l’angolo?
Tweet su “aggratis”
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#aggratis sembra la “versione d’autore” di Rai Boh, visto che in quello scantinato lì c’era l’incoscienza di Francesco Facchinetti, qui la garanzia di Gregorio Paolini. Il papà di Target, reduce da gioiellini di nicchia sulle tv digitali come Sugo e Wanted, torna all’intrattenimento generalista dopo i fasti di Convenscion e la Tintoria che sdoganò Belen.
Lo stesso Paolini, inizialmente, era in predicato per un programma metatelevisivo, Via Teulada 666, previsto per il mese di febbraio e incentrato sulla televisione: avrebbe dovuto seguire per 24 ore un programma all’interno della sua redazione. Alla conduzione, tra l’altro, era previsto Costantino della Gherardesca, ora promosso a Pechino Express dopo averci partecipato come concorrente. Ma Paolini ci ha subito contattati, allora, per smentire l’indiscrezione, anticipando di star lavorando a un programma comico.
Si può ridere anche se c’è la crisi? Basta farlo #aggratis!, show corale low-budget che stasera sarà condotto da Chiara Francini, già conduttrice di Colorado, e Fabio Canino, che con Paolini ha fatto il cult Cronache marziane (ma su Rai2 è ricordato per il flop Votantonio). Simpatico il promo che li ha visti ballare l’Harlem Shake su un autobus con fermata Via Teulada.
In ogni puntata ci saranno anche comici, deejay, giornalisti, gente del web, ospiti speciali.
?#aggratis! è il primo vero programma anticrisi della televisione italiana (ma non si definiva così già The show must go on della Dandini?): per chi fa tardi perché il mattino seguente non ha un lavoro o per chi ha lavorato troppo e solo la sera tardi ha tempo di divertirsi. Una nuova leva di stand-up comedian per tirare tardi: da Francesco De Carlo a Giorgio Montanini, da Pietro Sparacino e Velia Lalli a Filippo Giardina, colonne del gruppo romano “Satiriasi”. Ma anche i video del Terzo Segreto di Satira, i monologhi di Simone Schettino, il Trio Ardone, Peluso e Massa e i loro Corsi Demotivazionali, Federica Cifola, Laura De Marchi, il duo le Brugole, gli ospiti a sorpresa e gli infiltrati nel pubblico. E le due deejay-vocalist Andrea Delogu e Eva Stockolma.
?#aggratis! è un programma scritto da Gregorio Paolini e da Simonetta Martone, Gianluca Ansanelli, Francesca Cucci, Giulia Ricciardi, Fabio Vassallo. La regia è di Matteo Lena. Come ogni programma che si rispetti #aggratis vivrà in diretta su Twitter e su Facebook, per il popolo della rete e per chi non ha niente da fare. La produzione è Rai2 con la collaborazione di Hangar.
Su TvBlog lo commenteremo al termine della puntata.
Aggratis, le foto della prima puntata