Fringe di venerdì cercherà un pubblico più teenager
Il video che vedete in alto è un modo voluto dai vertici della Fox per rassicurare i fan di “Fringe”: lo spostamento dello show al venerdì (dal 21 gennaio) non significa che la rete ha già deciso di chiudere la serie -la collocazione del venerdì sera è considerata da molti come segnale della chiusura di
Il video che vedete in alto è un modo voluto dai vertici della Fox per rassicurare i fan di “Fringe”: lo spostamento dello show al venerdì (dal 21 gennaio) non significa che la rete ha già deciso di chiudere la serie -la collocazione del venerdì sera è considerata da molti come segnale della chiusura di un telefilm-, ma vuole essere un esperimento per “rianimare” quella serata.
Sì, ma quanto? I venerdì sera americani non sono mai fonte di un pubblico appetibile ai pubblicitari (anche le serie della Cbs che registrano gli ascolti più alti in questa giornata hanno un rating nella fascia 18-49 anni molto bassa, non oltre il 2.0), che non trovano nell’audience del pre-weekend la stessa potenzialità che possono trovare negli altri giorni della settimana.
L’obiettivo della Fox, a quanto pare, non è tanto quello di alzare massicciamente i suoi ascolti del venerdì (che, tra repliche del “Dr. House” e puntate di “The Good Guys”, negli ultimi mesi non hanno mai superato i 4 milioni di telespettatori), ma quello di trovare un nuovo pubblico, che il giovedì sera sembra essere lontano dalle storie di Olivia, Peter e Walter e che, invece, potrebbe regalare alla serie una nuova rinascita. Di chi parliamo? Dei teenager, ovviamente.
Quei giovani ancora troppo piccoli per uscire, o ancora non necessariamente interessati a passare tutta la serata fuori casa, quindi, potrebbero essere il nuovo pubblico a cui le puntate di “Fringe” mireranno tra un mese. C’è però qualcosa che non torna, essendo nato lo show per catturare un pubblico più maturo ed interessato a sviluppi intricati e misteri che richiedono un intreccio ben più lungo di un semplice caso di puntata. Eppure, dicono alla Fox, “Fringe” può diventare un appuntamento fisso anche per chi non l’ha mai seguito. Ne è convinto Dean Norris, vicepresidente della sezione marketing e progetti speciali del canale:
“Stiamo cercando di dare nuova forma al venerdì, e quello che vogliamo fare con questo show specificatamente è renderlo una sorta di frutto proibito. Vogliamo che il pubblico adolescente, che ora non potrebbe essere nel nostro pubblico, dica ‘Questo è uno show che i miei genitori non vorrebbero che guardassi-ma io lo guardo lo stesso'”.
Insomma, alla Fox puntano sulle crisi tra genitori e figli del venerdì sera per decidere se vedere “Fringe” o no. Una strategia che, ad essere sinceri, lascia un po’ stupiti, dal momento che per riuscire a catturare un pubblico totalmente diverso da quello che si è voluto prendere fino ad ora dovranno essere fatte delle modifiche, che inevitabilmente cambieranno qualcosa nella serie. Non possiamo immaginare quali saranno, ma se pensiamo al fatto che in “Fringe” non compare neanche un personaggio dell’età di quel pubblico che la Fox vuole interessare, è probabile che nei prossimi mesi arriveranno nuove entrate.
Il problema, però, resta un altro: il venerdì sera è già appannaggio di The Cw e delle sue serie sci-fi, “Supernatural” e “Smallville”, il cui pubblico è lo stesso che andrà a cercare la Fox da gennaio, e che difficilmente lascerà i suoi show per vederne uno nuovo. Le uniche speranze per “Fringe”, almeno per ora, sembrano trovarsi nei fan che seguono la serie fin dalla prima stagione, e che sacrificheranno i loro venerdì sera pur di seguire il loro show preferito. Basteranno a rianimare il venerdì?
[Via EntertainmentWeekly]