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Paolo Bonolis parla della tv che corrompe il Paese e che vuole censurar Benigni.

Decisamente singolari, e comunque molto interessanti, le prese di posizione di Paolo Bonolis nel corso della lezione che ha tenuto oggi all’Università Statale di Milano.Veniamo subito al nocciolo della questione: alla domanda di Massimo Bernardini, autore e critico televisivo, che chiede al conduttore se un certo tipo di tv abbia o meno corrotto il paese,

pubblicato 17 Dicembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 10:13


Decisamente singolari, e comunque molto interessanti, le prese di posizione di Paolo Bonolis nel corso della lezione che ha tenuto oggi all’Università Statale di Milano.

Veniamo subito al nocciolo della questione: alla domanda di Massimo Bernardini, autore e critico televisivo, che chiede al conduttore se un certo tipo di tv abbia o meno corrotto il paese, Bonolis risponde senza dubbi:

Sì. La differenza è quando manca l’ironia, quando non dico che sto mostrando un circo e mi faccio beffe della nostra quotidianità. Un discorso che vale più per l’informazione che per il varietà. È pericolosissimo quando l’informazione si traveste da spettacolo.

Il che lascia sorpresi, ma in qualche modo permette anche a Bonolis – che l’ironia ce la mette sempre, quando fa spettacolo, questo va detto – di chiamarsi fuori da quella tv che ha corrotto il paese. Sarebbe interessante capire se Ciao Darwin, per esempio, faccia o meno parte di quel tipo di tv. Forse, Bonolis direbbe di no.
Poi, il conduttore spazia a tutto campo. Parla di Maria De Filippi e dice:

È un personaggio anomalo, è androgina, ha una voce come Sandro Ciotti, ma ha una bellezza particolare. È un Giano bifronte, donna di notevole sensibilità a Sanremo era timida come una bambina e grande imprenditrice, non è una show-woman ma sa scrivere benissimo le trasmissioni.

Ma rincara la dose, salvo poi fare precisazioni.

Di Maria, infatti, dice ancora:

Fa spettacoli che non le fanno onore, che possono non piacerle, ma ha un’azienda da mandare avanti.

Poi precisa che la frase, decontestualizzata, non rende giustizia al suo pensiero, che è comunque di grande stima nei confronti della conduttrice.

Su di sé, dice:

Ho cercato un cambiamento costante nelle cose che ho fatto e ho sempre cercato di fare qualcosa che mi corrispondesse. Spesso la tv oggi presume di fare cose che piacciono al pubblico e questo si vede perché spesso è distonica rispetto a quello che si è. Se racconti cose che ti appartengono empatizzi con il pubblico, se non ti piacciono il pubblico lo percepisce.

Poi, progetti per il futuro: tornerà, probabilmente, Il senso della vita, che forse da marzo potrebbe andare in prima serata. E infine, rivela che Mediaset voleva censurare la sua intervista a Benigni:

È stata un’ora e venti che Mediaset non voleva mandare in onda e l’ha mandata alle due di notte. È sempre questa politica che rompe le scatole, che ha paura di se stessa.

Non si può che prendere atto

Paolo Bonolis