Scontri a Roma: i Tg Rai assenti, poi ci pensa Sposini
Giornata convulsa a Roma. A seguito del voto di fiducia che ha tenuto in piedi il Governo Berlusconi, con tensioni nell’aula di Montecitorio, risse, insulti e clima da stadio, nel centro della capitale alcuni gruppi di manifestanti hanno scatenato un’autentica guerriglia con le forze dell’ordine impegnate nel mantenere intatta la “zona rossa” che voleva tenere
Giornata convulsa a Roma. A seguito del voto di fiducia che ha tenuto in piedi il Governo Berlusconi, con tensioni nell’aula di Montecitorio, risse, insulti e clima da stadio, nel centro della capitale alcuni gruppi di manifestanti hanno scatenato un’autentica guerriglia con le forze dell’ordine impegnate nel mantenere intatta la “zona rossa” che voleva tenere lontani i cortei dai palazzi del potere, Senato e Palazzo Grazioli inclusi.
La violenza è esplosa prima in Piazza Venezia all’imbocco di Via delle Botteghe Oscure, ma gli episodi più gravi si sono registrati in Via del Corso e in Piazza del Popolo. Diverse auto e una camionetta della Guardia di Finanza sono state date alle fiamme a seguito di numerosi lanci di oggetti e non sono mancati diversi corpo a corpo fra le forze dell’ordine (apparse in difficoltà e poco organizzate) e i manifestanti più violenti. Il bilancio parla di una ventina di feriti in tutto, ma la situazione sarebbe potuto trascendere ulteriormente. I media stanno diffondendo delle fotografie in cui viene mostrato un agente della Guardia di Finanza sopraffatto dai violenti a volto coperto che ha estratto ed impugnato la pistola d’ordinanza, probabilmente per evitare che gli venisse sottratta così come era avvenuto con il manganello, la trasmittente e il casco. Immagini inquietanti, che richiamano ai tempi più bui degli anni ’70.
La tv, in quei minuti convulsi, ha sottovalutato la notizia. Mentre Sky Tg 24, che è parsa più preparata per dare conto degli scontri parlamentari che degli scontri di piazza, arrancava il servizio migliore veniva offerto da Corriere.tv, la web tv del Corriere della Sera che mandava in onda le immagini da Piazza del Popolo in diretta. La prima rete televisiva a dare conto della situazione in maniera più chiara è stata Rai News: le tre reti Rai sono apparse assenti. La scelta non è stata apprezzata dal consigliere d’amministrazione Nino Rizzo Nervo.
Poter seguire in diretta soltanto sul sito internet del Corriere della Sera quanto sta avvenendo in queste ore a Roma è veramente mortificante per una grande azienda di servizio pubblico. In una delicata giornata politico-parlamentare e con il centro storico di Roma sconvolto da scontri tra manifestanti e forze dell’ordine su Rai1 ho assistito all’ennesimo dibattito pomeridiano su Avetrana e dintorni, su Rai2 ho appreso tutto sull’ultimo libro di Marina di Ripa di Meana mentre Rai3 trasmette un telefilm. Solo Rainews sta facendo vedere alcune immagini degli incidenti di piazza del Popolo e di via del Corso. Che oggi sarebbe stata una giornata difficile per l’ordine pubblico a Rom lo si sapeva da tempo. Non sarebbe stato doveroso organizzare per tempo la possibilità di effettuare dirette e prevedere l’apertura di ampie finestre informative anche sulle reti generaliste? Purtroppo parlo di una Rai che non c’è più.
Alle 18 la prima reazione della tv pubblica con La Vita in Diretta che ha aperto una finestra sugli eventi, ormai “vecchi” di qualche ora. Lamberto Sposini ha esordito:
…Parliamo di Roma letteralmente messa a ferro e fuoco. mentre nel palazzo del parlamento passava la fiducia al governo berlusconi, battuta la mozione di sfiducia delle opposizioni e dei finiani, fuori è accaduto di tutto. ‘è anche un collegamento tra i due avvenimenti, molte di queste manifestazioni erano state indette proprio perché oggi in quei palazzi c’era quello che è accaduto. si è data appuntamento nella capitale tutta la cosiddetta area antagonista: i centro sociali, gli anarco-insurrezionalisti, gli anarchici, studenti, è successo di tutto: scontri, cariche, gente terrorizzata colta di sorpresa magari durante gli acquisti natalizi, insomma delle scene che è difficile vedere almeno nel nostro paese.
Ne è seguita una ricostruzione puntuale degli eventi che rende merito alla trasmissione di RaiUno, ma che non assolve la tv di Stato dall’essere apparsa assente nel rendere conto dei fatti con la rapidità necessaria tenuto conto delle gravissime circostanze.
Una notazione a margine merita La 7, che ha fornito uno speciale molto completo sia delle vicende parlamentari sia del corteo partito dall’Università La Sapienza in mattinata, e ha anche riferito dei primi contatti fra manifestanti e polizia (quelli avvenuti a Piazza Venezia) salvo essere colta in contro tempo dagli scontri più violenti che hanno avuto luogo quando la trasmissione si era conclusa da pochi minuti.