Il commissario Montalbano, Il sorriso di Angelica: riassunto e foto
Il commissario Montalbano torna in tv con il primo dei 4 film previsti per questa stagione. Ecco il riassunto e le foto de Il sorriso di Angelica, con guest star Margareth Madè.
Il commissario Montalbano, Il sorriso di Angelica: Livia (Lina Perned) si trova a Marinella per qualche giorno di vacanza e una mattina Salvo (Luca Zingaretti) la sente parlare nel sonno, chiamando un certo Carlo. L’uomo si insospettisce e si ingelosisce, ma non ha tempo di indagare a fondo perché una telefonata di Catarella (Angelo Russo) lo richiama a lavoro. Si tratta di un semplice furto, e Salvo vorrebbe che ad occuparsene fosse Mimì Augello (Cesare Bocci, qui la nostra intervista), ma il vicecommissario ha appena preso qualche giorno di licenza. Fazio (Peppino Mazzotta, qui la nostra intervista) è invece fuori per una rissa, e così tocca proprio a Montalbano andare a sentire i signori Peritore, che sono stati derubati durante la notte.
Carlo (Gabriele Gallinari) e Caterina (Carmen Longo) Peritore raccontano al commissario che durante la notte si trovavano nella loro villa al mare per festeggiare i cinque anni di matrimonio. I ladri, dopo essersi introdotti nella casa di villeggiatura e averli narcotizzati con del gas, si sono impossessati della loro auto e delle chiavi di casa di Vigata, saccheggiando poi entrambe le case.
Rientrato in commissariato, Montalbano parla del furto con Fazio, scoprendo che qualche giorno prima ce n’è stato un altro simile, commesso ai danni dell’avvocato Lojacono e della dottoressa Vaccaro e compiuto con la stessa modalità di quello subito dai Peritore.
Quando i poliziotti analizzano la lista degli amici che erano a conoscenza della villeggiatura dei Peritore, scoprono che in quell’elenco sono presenti anche Lojacono e Vaccaro, con i quali ci sono altri amici in comune, tutte persone molto ricche. Montalbano capisce che i furti non sono casuali e che probabilmente ce ne saranno altri all’interno della stessa cerchia.
Per prima cosa il commissario convoca Pasquale (Fabio Costanzo), il figlio di Adelina che è anche un ladro esperto, per capire se sappia qualcosa di questi furti. Il ragazzo racconta di aver sentito che i ladri sono siciliani, ma non di Vigata, ma sono stati ingaggiati da qualcuno del posto. Si tratta comunque di una banda di ladri molto esperta.
Dal momento che in tutti i furti sono state portate via anche le macchine, Montalbano, con l’aiuto di Catarella, individua i ricettatori e gli sfasciacarrozze del posto e fa mettere sotto controllo i loro telefoni. Grazie alle intercettazioni, Salvo riesce a individuare e arrestare il ricettatore presso il quale i ladri si liberano delle vetture rubate alle loro vittime, rendendosi però presto conto che l’uomo non conosce colui con cui ha preso contatti, perché ci ha sempre parlato per telefono.
Intanto iniziano ad arrivare in commissariato misteriose lettere anonime indirizzate proprio a Montalbano, ed è chiaro che a inviarle è proprio il capo della banda che intende sfidarlo.
La serie dei furti continua, e questa volta la vittima è Angelica Cosulich (Margareth Madè), trentenne dirigente di una banca del paese. Anche lei fa parte della cerchia di amici dei Peritore e quindi l’intuizione di Salvo si rivela corretta. La situazione si complica perché Angelica è bellissima ed è chiaramente molto interessata, fin da subito, all’affascinante commissario.
A complicare ulteriormente le cose c’è il fatto che Livia è dovuta ripartire all’improvviso, per un problema in ufficio, e Salvo si trova quindi da solo, come ormai accade sempre più spesso. E restare incantato dalla bella Angelica è un attimo. In un primo momento, comunque, Montalbano cerca di resistere alla tentazione, dovendo però ben presto cedere alle avances e alla bellezza di Angelica.
I furti o tentativi di furti continuano, sempre all’interno della stessa cerchia di amici, e durante uno di questi tentativi Augello, appena tornato dalla licenza, colpisce a una spalla uno dei ladri, che viene poi ritrovato ucciso, probabilmente dai suoi complici, per evitare di portarlo in ospedale.
Salvo si convince che a commissionare i furti sia uno della lista, anche se non si capacita di quale possa essere il motivo, visto che tutti sono molto ricchi. Quando a subire l’ennesimo furto sono un gioielliere e sua moglie, in casa, qualcosa si smuove. Montalbano scopre infatti che l’uomo è uno strozzino, ma non ha il tempo di indagare ulteriormente, perché la mattina seguente il gioielliere viene trovato ucciso. Si è suicidato.
Questo sviluppo porta il commissario a chiedersi se i furti non siano il fine ma un mezzo. Chi li ha commissionati, probabilmente, voleva confondere le acque, puntando a recar danno solo a una vittima, che era probabilmente proprio il gioielliere – strozzino. Salvo inizia anche a sospettare che dietro ai furti possa esserci anche Angelica, che potrebbe quindi averlo usato.
Quando il poliziotto giunge a questa conclusione, arriva in commissariato la telefonata dell’uomo che tira le fila dei furti, per informarlo che Angelica è in pericolo. Salvo e Fazio si precipitano quindi in banca dalla ragazza, ma non arrivano in tempo. Due uomini su una moto, probabilmente i due ladri superstiti, le sparano contro, ferendola a una spalla.
Angelica viene portata in ospedale dove viene operata e salvata. Invece Montalbano torna a casa a studiare le carte che ha raccolto, scoprendo il responsabile dei furti: è il cugino di Angelica! Insieme a Fazio il commissario va quindi ad arrestare l’uomo, scoprendo che la sua vendetta e quella di Angelica era indirizzata contro il gioielliere – strozzino, responsabile della morte, per omicidio – suicidio, dei loro genitori, sue vittime.
Lo strozzino si è suicidato perché durante il furto in casa sua i ladri hanno portato via anche i documenti che dimostrano la sua colpevolezza e la sua complicità con i mafiosi del posto.
Il caso è risolto, Salvo può andare a trovare Angelica, essendosi reso conto che la ragazza stava per pagare con la vita il suo tentativo di ribellarsi al patto con il cugino e proteggere proprio il commissario, del quale in un primo momento voleva solo servirsi.