Home Serie Tv 22.11.63, su Fox la serie tv che fa viaggiare nel tempo il thriller

22.11.63, su Fox la serie tv che fa viaggiare nel tempo il thriller

Su Fox (canale 112 di Sky) 22.11.63, la serie tv con al centro un insegnante che viaggia nel tempo fino al 1960, per impedire l’omicidio di Kennedy

pubblicato 11 Aprile 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 02:25

Il tema del viaggio del tempo è stato già al centro di serie tv e film, al punto da diventare oggetto di diversi racconti ed, a volte, non riuscire più ad affascinare. Ma quando vi ci mette mano Stephen King, potrebbe uscirne fuori una storia dai risvolti sorprendenti: 22.11.63, in onda da questa sera alle 21:00 su Fox (canale 112 di Sky), riesce infatti a dare al viaggio nel tempo motivazioni più concrete e, nello stile dell’autore del libro da cui è tratta la miniserie, elementi di thriller che tengono col fiato sospeso.

Nel 2016, l’insegnante di inglese Jake Epping (James Franco), da poco separato, vive una vita senza grandi aspettative per il futuro: i suoi studenti sono svogliati, e non riesce a trovare motivazioni per riuscire a fare bene il proprio lavoro. Sarà il suo vecchio amico e proprietario di una tavola calda Al Templeton (Chris Cooper) ad affidargli una missione: nel ripostiglio del suo ristorante, infatti, si trova un portale spazio-temporale che, se attraversato, trasporta nel 1960.

Al spiega al protagonista di aver varcato più volte quel portale, con un unico obiettivo: resistere nel passato fino al 22 novembre 1963, ovvero la data dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy per mano di Lee Harvey Oswald (Daniel Webber). Al, infatti, è convinto che se Kennedy non fosse stato ucciso il mondo sarebbe stato migliore, con meno guerre e meno tragedie. Per Jake, che non ha nulla da perdere, sembra una missione impossibile ma anche affascinante, e si fa convincere a viaggiare nel tempo per tentare lui di sventare l’attentato.

Ma una volta arrivato nel 1960, Jake deve aspettare tre anni prima di poter impedire l’omicidio: il tempo necessario per raccogliere informazioni di Oswald, scoprire se sia stato davvero lui ad uccidere Kennedy, se ci sia qualcun altro dietro il suo folle gesto e, soprattutto, cercare di ambientarsi alla “nuova” epoca.

Jake, però, non ha fatto i conti con due variabili: una è la conoscenza di altre persone, come il giovane Bill Turcotte (George MacKay), che incrocia durante la sua permanenza nel passato e diventa suo complice nel tentativo di impedire l’assassinio, e la bibliotecaria Sadie Dunhill (Sarah Gadon), con cui Jake inizia ad avere una relazione. L’altra, invece, è la resistenza del passato a chi cerca di cambiarne il percorso: ogni volta che il protagonista proverà a modificare la Storia, infatti, esso cercherà di fermarlo nei modi più diversi, mettendolo in difficoltà.

Una trama semplice ed apparentemente banale, per una serie tv che, invece, riesce ad incuriosire il pubblico da subito: 22.11.63 è poco fantascienza e molto thriller, che offre numerosi spunti narrativi che superano quello principale e che permettono alla miniserie di non bloccarsi su un unico tema. Non mancano le scene ad alta suspence, che danno allo show una tensione più legata ai personaggi con cui Jake ha a che fare piuttosto che con il suo obiettivo. 22.11.63, infatti, usa come pretesto il viaggio nel tempo per raccontare un thriller intriso di colpi di scena, sentimento ed azione e che, senza grandi effetti speciali e soprattutto senza tirarla per le lunghe, arriva a conclusione regalando al pubblico un finale ricco di sorprese e che non delude.

La miniserie di Hulu, per farla breve, non rischia di fare la stessa fine di un altro romanzo di King diventato serie tv, ovvero Under the Dome, che alla sua terza ed ultima stagione ha chiuso con storyline assurde che sembravano di cercare solo di allungare la storia per fare un favore alla Cbs. Il viaggio nel tempo del protagonista di 22.11.63, invece, arriva dritta al punto, lungo un percorso ricco di ostacoli, paure, amicizie e nemici che regalano al pubblico un drama rispettoso dei suoi personaggi e delle loro storie.