Don Matteo 9 a Spoleto: ora è ufficiale, si gira dal 13 maggio
Arriva la comunicazione ufficiale dal Comune di Spoleto: Don Matteo 9 si girerà in città, a partire dal 13 maggio e per 12 settimane. La settimana prossima i casting della Lux Vide per comparse e figuranti.
Non sono passate neanche tre settimane da quando è arrivata la notizia del possibile cambio di location per la fiction Don Matteo e, se allora mancava qualsiasi ufficialità alla voce secondo cui sarebbe stata Spoleto a sostituire la bella Gubbio, oggi quella conferma arriva con una nota del Comune umbro che ha fatto il colpaccio, soffiando agli eugubini l’agognato set Lux Vide.
Se tre settimane fa il Comune di Gubbio si era speso in mille modi per trovare una soluzione ed evitare il ‘divorzio’ con la casa di produzione di Don Matteo, arrivando persino a pubblicare una lettera aperta a firma del sindaco, del vescovo e di varie associazioni cittadine, il Comune di Spoleto era rimasto in silenzio, senza confermare né smentire le voci che volevano i fratelli Bernabei e parte della troupe già in giro per la città in cerca di spunti e idee.
Le cose ora sono naturalmente cambiate, è l’ufficialità è d’obbligo, non solo perché le riprese inizieranno a breve, il 13 maggio, ma anche perché ancora prima partiranno a Spoleto i casting per le comparse e i figuranti dei nuovi episodi. Le prime date comunicate a tale proposito da una nota Ansa sono quelle di martedì e mercoledì prossimi, 16 e 17 aprile, quando la Lux Vide ‘aprirà le danze’ al Complesso Monumentale di San Nicolò, con i primi provini.
Sempre il Comune fa sapere che le riprese dureranno 12 settimane, e facendo due conti è quindi probabile che andranno avanti sino a luglio inoltrato. Il set principale sarà quello di Piazza Duomo, al quale poi si alterneranno altre bellezze cittadine, come la Chiesa di Sant’Eufemia, il teatro Caio Melisso, Palazzo Bufalini.
Per Gubbio a questo punto non sembra esserci più alcuna speranza. E poco importa che la produzione abbia parlato non di un addio ma di un arrivederci, l’aria che si respira in questo momento nella città eugubina è di forte delusione.
C’è poi da immaginare quale sarà lo scenario che si troveranno davanti i telespettatori a lavoro ultimato. Ci si chiede, in particolare, se nella storia verrà giustificato e raccontato questo cambio di location, magari con un trasferimento in blocco del parroco e dei carabinieri (cosa poco credibile) da Gubbio a Spoleto, oppure se si farà finta di niente, evitando spiegazioni che complicherebbero lo sviluppo della trama o che potrebbero confondere ancora di più il telespettatore, abituato ormai da un decennio a una certa ambientazione.
Ai fini televisivi, comunque, poco cambia: Spoleto è una città bellissima che nulla ha da invidiare a Gubbio e che riuscirà facilmente a fare breccia nel cuore dei telespettatori. Perché poi, alla fine di tutto, il nodo centrale è proprio quello: il ritorno economico e turistico che si spera possa derivare dall’ospitare una fiction così seguita. Cosa che Gubbio ha cercato in ogni modo, senza riuscirci, di tenersi stretta.