La Rai boccia Miss Italia 2013. Le ragioni di un divorzio sempre più probabile
Dopo tanti anni, anzi decenni, l’evento televisivo che apriva la stagione di Rai1, ovvero Miss Italia, non andrà più in onda, almeno nelle intenzioni di oggi dei dirigenti della televisione pubblica. Se nei giorni scorsi avevamo dato conto di questa notizia, con tanto di punto interrogativo finale, ora il punto interrogativo possiamo tranquillamente eliminarlo.
La Rai ha quindi deciso di non produrre, per quest’anno, le due serate finali per l’elezione della più bella d’Italia. I motivi della decisione dei vertici della televisione pubblica sono presto detti. In primo luogo certamente i costi di un evento che succhiava dal budget di Rai1 una quantità di denaro che, con la crisi economica che si sta vivendo in questo periodo, non si può più spendere per due sole serate televisive.
Inoltre c’è da aggiungere che le due serate, come sappiamo, vanno in onda ai primi di settembre, fuori garanzia e con un bacino televisivo più basso, rispetto alle settimane successive. Tornando poi alla questione costi, con il denaro speso per quelle due serate, Rai1 potrebbe produrre un intera serie di sabati sera. Mediaset, con la situazione economica attuale, non vuole accollarsi la messa in onda delle finali di Miss Italia ed ora Patrizia Mirigliani, patron del concorso si trova a dover risolvere una grana non da poco che inevitabilmente coinvolge la sua Miren.
Sembra infatti, secondo quanto apprendiamo, che la stessa Miren avrebbe già venduto spazi pubblicitari ad alcuni sponsor, proprio per questa edizione di Miss Italia, spazi che evidentemente avrebbero un valore molto diverso, senza una diretta televisiva in cantiere. Si profilerebbe quindi per Miren il rischio, qualora le cose finissero davvero così, di dover restituire del denaro agli sponsor. Insomma una situazione piuttosto delicata che dovrebbe essere discussa dalla stessa Mirigliani, in un incontro con la Rai nei prossimi giorni.
Difficile che la Rai cambi idea, anche se a questo punto potrebbe non essere escluso un compromesso, magari riducendo il tutto in un’unica serata e con un formato completamente diverso rispetto al passato. Ma anche quest’ultima ipotesi, attualmente, sarebbe scartata dai dirigenti della televisione pubblica e comunque presa in scarsissima considerazione. Di certo se ne discuterà nei prossimi giorni, il concorso è una macchina organizzativa che ha bisogno di partire molti mesi prima, rispetto alle finali, quindi di certo se ne riparlerà e molto presto.