TvBlog consiglia Cosmo – siamo tutti una rete: la scienza incontra Fringe domani su RaiTre
Un promo che sembra un trailer, una puntata che – più che un numero zero – è un pilot. E’ la nuova scommessa di RaiTre, che domani sera alle 21.00 testerà Cosmo – siamo tutti una rete, un nuovo programma che coniuga divulgazione scientifica e racconto in alta definizione (per la prima volta totalmente autoprodotto).A
Un promo che sembra un trailer, una puntata che – più che un numero zero – è un pilot. E’ la nuova scommessa di RaiTre, che domani sera alle 21.00 testerà Cosmo – siamo tutti una rete, un nuovo programma che coniuga divulgazione scientifica e racconto in alta definizione (per la prima volta totalmente autoprodotto).
A occuparsene, senza acquisizioni esterne come è accaduto negli svariati docu estivi Mediaset, è la Hangar, “piccola” casa di produzione aperta a giovani videomaker di talento. Il suo “guru” è Gregorio Paolini, collaudato autore televisivo che si è già misurato in programmi di questi tipo con un marchio storico come Gaia – Il pianeta che vive (seguito da Terzo pianeta, sempre impersonato dal geologo Mario Tozzi).
Questa volta, però, l’impianto tradizionale del “programma di documentari” verrà contaminato dal linguaggio a misura di nativi digitali, che sta tanto a cuore a Paolini dopo l’esperienza di Sugo su Rai4 battezzata da Carlo Freccero. Cosmo sarà ambientato, infatti, non nel classico studio televisivo in cui fare lanci, ma nella sala di prove elettriche di di un istituto tecnico romano. La volontà è quella di ammiccare al laboratorio del Dottor Bishop di Fringe (anche la sigla è praticamente quella), conferendo alla trasmissione un immaginario seriale ben preciso a partire dalla scarsa profondità di campo.
In più, contrariamente al trend ‘didascalico’ di questo genere televisivo, Cosmo nasce per fare domande, più che per dare risposte. Per questo si avvale di professionisti bravi, ma soprattutto giovani, del nostro Paese, che risultino complementari nei più svariati campi tematici.
A capitanare la squadra di esperti nelle vesti di conduttore sarà Luca De Biase, caporedattore di Nòva 24, il supplemento scientifico del quotidiano Sole 24 Ore. Nell’intro della puntata lo vedremo protagonista di uno spiccato effetto scenografico alla Walt Disney, per trasmettere al telespettatore una precisa direzione di senso. De Biase sarà, infatti, sommerso da passeggini e pronuncerà una frase fortemente icastica, che è la stessa recitata nel promo passato in Rai:
“Le nostre scelte di oggi costruiscono il mondo di domani. Siamo tutti legati. Siamo tutti una rete”.
Cosmo indagherà, dunque, su come scoperte e innovazioni stiano cambiando la nostra vita, per riunire genitori e figli davanti alla tv. Mirando ad “attualizzare” la scienza, racconterà il mondo degi atleti bionici con un ritratto della modella e attrice Aimee Mullins, il Pistorius in gonnella, oltre che della giovane fiorettista italiana Beatrice Vio: entrambe hanno ricominciato a vivere con arti “bionici”.
Tra gli altri temi trattati, l’obesità infantile vista da Alice Waters, la nutrizionista che ha lanciato una campagna affinché in tutte le scuole del mondo venga insegnata una nuova cultura del cibo, l’intelligenza e i modi per incoraggiarla, dall’ottica di una scuola per piccoli geni, e la creatività, scoprendo che nel leggendario MIT di Boston – a capo di molte avanzate aree di ricerca – ci sono giovani scienziati italiani.
E, ancora, l’innovazione tecnologica per la previsione delle eruzioni vulcaniche, attraverso gli studi dei migliori scienziati italiani, oltre che il corpo di sportivi di generazione diverse a confronto: un vero e proprio screening comparerà la fisicità ‘incolta’ di Gianni Rivera, a sua volta intervistato, a quella dei ‘pompati’ calciatori odierni. Si parlerà persino di sesso in una prospettiva ulteriormente inedita: a quanto pare, nel regno animale, i transgender sono più diffusi di quanto si creda.
Tutto ciò, insomma, che può influire sul nostro futuro verrà riletto nelle sue implicazioni cognitive e sociologiche dal team di inviati, composto dal chimico Dario Bressanini, il tecnologo Riccardo Meggiato, l’architetto e giornalista Elisabetta Curzel, la giornalista Alessandra Viola, il medico e giornalista scientifica Silvia Bencivelli e la docente di epistemologia delle scienze Chiara Lalli.
Un appuntamento da non perdere, a maggior ragione per il discorso della sperimentazione tutta italiana, senza il montaggio taglia e cuci delle abusate chicche BBC.