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Presadiretta dal 5 settembre – Riccardo Iacona scrive ai telespettatori

La stagione televisiva ricomincia, e con essa, per fortuna, ricomincia anche quel giornalismo che ci piace – almeno, che piace molto al sottoscritto -, fatto da professionisti che raccontano fatti e storie senza dimenticare che i protagonisti di fatti e storie sono, in primo luogo, le persone.Mi riferisco, ovviamente, a Presadiretta e a Riccardo Iacona.

pubblicato 1 Settembre 2010 aggiornato 2 Novembre 2020 10:00


La stagione televisiva ricomincia, e con essa, per fortuna, ricomincia anche quel giornalismo che ci piace – almeno, che piace molto al sottoscritto -, fatto da professionisti che raccontano fatti e storie senza dimenticare che i protagonisti di fatti e storie sono, in primo luogo, le persone.

Mi riferisco, ovviamente, a Presadiretta e a Riccardo Iacona. Per parlarne in modo un po’ diverso dal solito, non posso che pubblicare integralmente la lettera che lo stesso Iacona ha scritto a telespettatrici e telespettatori.

Carissime e carissimi

Eccoci di nuovo. Dal 5 settembre Presadirette torna in onda per sei puntate,
tutte le domeniche sera in prima serata su Raitre.

E nella settimana che ha visto la criminalità calabrese attaccare direttamente gli
uomini dello Stato, Presadirette ha deciso di dedicare tutta la prima puntata
alla Ndrangheta.

Abbiamo seguito per mesi l’attività’ di contrasto alle cosche calabresi fatta da centinaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri e magistrati e vi faremo vedere quanto profonda è la presenza della ndrangheta nel tessuto sociale ed economico dei territori dove si insedia.

E vi faremo toccare con mano quanto vasto è l’insediamento della ndrangheta a Milano e Provincia.

La seconda puntata l’abbiamo dedicata alla Evasione fiscale in Italia, talmente
vasta e diffusa nel nostro Paese che non basterebbero dieci puntate per raccontarla
tutta. Poi torneremo sulla crisi economica e industriale : a che punto siamo ?
E’ vera ripresa quella che si annuncia ? E cosa ci aspetta dopo la crisi . Un
viaggio che parte da Termini Imerese, passa per il distretto della metalmeccanica
di precisione della provincia di Reggio Emilia e finisce in Svizzera, dove molte
aziende italiane stanno cominciando a delocalizzare.

In questa serie abbiamo voluto dedicare un’intera puntata anche alla discriminazione di genere, detto semplice, al fatto che le donne in Italia contano pochissimo e sono bassissime le percentuali di presenza femminile nei posti di comando della nostra società, dalla politica alla economia.

L’abbiamo voluta chiamare Senzadonne, perché questa è l’Italia, un Paese che rinuncia al 50 per cento dell’intelligenza, della capacità’ e della passione delle donne.

Poi come promesso presenteremo un lungo reportage sul nucleare. Sapete
che l’Italia ha scelto di rimettere in piedi un’industria nucleare di produzione
dell’energia e noi vi faremo vedere quali sono i problemi del nucleare nei
paesi che convivono con questa industria da più di 50, in Germania, Francia,
Inghilterra e Finlandia.

Infine, l’ultima puntata l’abbiamo dedicata all’Italia , si
chiama Fratelli d’Italia e cerca di rispondere a questa domanda: dopo
150 anni che viviamo assieme ci sentiamo veramente tutti italiani, crediamo
ancora in un destino comune? O la prospettiva è quella della separazione ?

Vi aspettiamo tutti, quindi, dal 5 settembre ore 21.00 RAITRE
Un abbraccio,

Riccardo Iacona

PresadirettaRai 3