Rizzo Nervo non fa polemica ma ricorda alla Clerici chi non arriva a fine mese
Botta e risposta fra Antonella Clerici e il consigliere RAI Nino Rizzo Nervo. Dopo le critiche a proposito dell’atteggiamento di Antonellina, la conduttrice ha espresso il proprio disappunto in una lettera al Corriere della Sera. Parliamo sempre del suo contratto: 1,8 milioni di euro per un anno. Ora, Rizzo Nervo precisa.Nessuna polemica personale con la
Botta e risposta fra Antonella Clerici e il consigliere RAI Nino Rizzo Nervo. Dopo le critiche a proposito dell’atteggiamento di Antonellina, la conduttrice ha espresso il proprio disappunto in una lettera al Corriere della Sera. Parliamo sempre del suo contratto: 1,8 milioni di euro per un anno.
Ora, Rizzo Nervo precisa.
Nessuna polemica personale con la signora Clerici che considero una risorsa importante della Rai, ma la lettera che ha inviato al Corriere della Sera mi fa ritenere che non abbia colto lo spirito delle mie dichiarazioni e di quelle di Antonio Verro
E poi entra nel merito. Un merito in cui è contenuta la parolina crisi.
La Rai sta affrontando un momento difficile dovuto alla crisi dei ricavi pubblicitari e all’abnorme evasione del canone. Questa situazione determinerà per tutti (amministratori, dirigenti e dipendenti) sacrifici anche in termini economici nel tentativo di raggiungere l’obiettivo del risanamento economico senza mettere a rischio i posti di lavoro. Credo che tutti coloro che dicono di riconoscersi nei valori del servizio pubblico e vogliono difenderne la sopavvivenza debbano fare la loro parte. Ora sottolineare come se fosse un sacrificio,peraltro in passato chiesto ad altri conduttori, che una delle trasmissioni si produrrà a Napoli farà sorridere le migliaia di lavoratori e lavoratrici Rai che ogni giorno macinano chilometri per uno stipendio che, a causa della crisi, a stento li fa arrivare alla fine del mese.
Già. Personalmente, lo trovo sacrosanto. E ancora.
Ho posto, infine, un tema complessivo che non riguarda il singolo artista e che chiederò al consiglio di amministrazione di affrontare alla ripresa dei lavori: se è vero che lo sviluppo dell’offerta del digitale terrestre determinerà un’erosione degli ascolti delle reti generaliste è inevitabile, a risorse costanti, che bisognerà rimodulare investimenti e costi, compresi i contratti per gli artisti esterni, contratti che comunque in molti casi io sono convinto che siano fuori mercato.
La posizione di Rizzo Nervo appare quantomeno logica e formalmente corretta.
C’è da augurarsi che questo invito a fare sacrifici, in nome di chi non arriva a fine mese, raggiunga una sua coerenza, globalmente parlando.
Ma le osservazioni ad Antonellina, be’, le trovo, personalmente, più che condivisibili.