Game of Thrones rinnovato per una quarta stagione. La Hbo non si preoccupa dei download illegali, anzi
Game of Thrones è stato rinnovato per una quarta stagione dopo la prima puntata della terza, il cui file è stato scaricato da oltre 160 mila persone illegalmente. Ma la Hbo non si preoccupa, anche se tra chi pratica il download selvaggio ci sono molti americani.
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UPDATE 19:48 Dopo solo un episodio, la Hbo ha deciso di rinnovare “Game of Thrones” per una quarta stagione. La decisione arriva dopo il successo di ascolti del primo episodio della terza stagione, visto, comprese le repliche andate in onda nella stessa giornata, da 6,7 milioni di telespettatori.
La conferma del successo di una serie tv si ottiene non solo dagli ascolti o dal clamore che suscita sui social network, ma anche dal fenomeno della pirateria online. Migliaia di utenti che scaricano i propri telefilm e che, seppur danneggiando la distribuzione ufficiale a livello internazionale degli show, ne decretano la popolarità.
Non fa effetto, quindi, sapere che la prima puntata della terza stagione di “Game of Thrones”, oltre ad ottenere numeri record sulla Hbo (con 4,4 milioni di telespettatori), ha anche superato un altro primato, quella della serie tv più scaricata a meno di un giorno dalla sua messa in onda.
Secondo TorrentFreak, infatti, l’episodio di domenica ha ottenuto 163.088 tra peer e seed, vale a dire che oltre 110 mila persone avevano un file completo relativo all’episodio, mentre oltre 52 mila persone lo stavano scaricando poche ore dopo la trasmissione televisiva. Questo afflusso di torrent, sempre secondo il sito, avrebbe portato nell’arco di una giornata ad oltre un milione di download.
Numeri, dicevamo, che infrangono il record precedentemente detenuto dalla terza stagione di “Heroes”, che raggiunse “solo” 140 mila peer. E, considerato che il finale della seconda stagione di “Game of Thrones” aveva ottenuto 4,3 milioni di download illegali in un arco di tempo più vasto, questi numeri sono significativi di un successo maggiore.
Hbo, d’altra parte, non sembra preoccuparsi più di tanto di questo fenomeno, anzi. Michael Lombardo, presidente del network, ha detto ad Entertainment Weekly che sì, la pirateria va ostacolata, ma tutto sommato sapere che migliaia di persone nel mondo scaricano “Game of Thrones” non è poi così male:
“Probabilmente non dovrei dirlo, ma è una sorta di complimento. E sicuramente non intaccherà la vendita dei dvd. La pirateria arriva dove c’è una serie di successo su una rete a pagamento”.
Lombardo, più che dei numeri, sembra preoccupato dalla qualità dei file scaricati, che non possono restituire al pubblico tutto lo sforzo produttivo nella realizzazione della serie: “Mi preoccupo delle copie che circolano”, ha detto. “Il livello produttivo è incredibile”.
Lombardo, però, dovrebbe considerare anche altri numeri, quelli degli utenti americani che scaricano la serie. Se infatti la pirateria è un fenomeno che colpisce sia le tv via cavo che quelle generaliste, le prime rischiano di trovarsi davanti ad un calo di utenti a pagamento non indifferente. Prendendo in considerazione gli stessi numeri relativi alla premiere di domenica, scopriamo che il 12,9% delle persone che hanno scaricato “Game of Thrones” arriva proprio dall’America, da persone che non avendo un contratto con la Hbo preferiscono vedere le serie del canale in modo “alternativo”.
Fin quando sono utenti residenti in altre parti del mondo, allora, il download selvaggio potrebbe essere anche lusinghiero, come dice Lombardo. Ma quando ad interessarsi al fenomeno sono i diretti interessati, ovvero i telespettatori americani, forse il complimento non è più tale.