Elio furioso: “Tatangelo come la Ventura e sembra abbia 37 anni. Valerio Scanu e Marco Carta fatti per ragazzine urlanti”
Quando Elio ci fa è il trionfo del nonsense. Ma, quando dice le cose come stanno, sa essere persino più implacabile di Morgan, per cui si dice preoccupato, perché “è un artista da coccolare, uno dei pochi in Italia che crede in quello che fa, e fare X Factor con lui sarebbe stato epico”.Il nuovo
Quando Elio ci fa è il trionfo del nonsense. Ma, quando dice le cose come stanno, sa essere persino più implacabile di Morgan, per cui si dice preoccupato, perché “è un artista da coccolare, uno dei pochi in Italia che crede in quello che fa, e fare X Factor con lui sarebbe stato epico”.
Il nuovo giudice, in compenso, ne ha per tutti (e contro tutti) gli ex dei talent, in un’intervista al vetriolo appena pubblicata su Vanity Fair. E una cosa è certa: ci sono ottimi presupposti per cui anche un “puro” come lui scenda nella gabbia dei leoni, senza risparmiare nessuno come il più implacabile dei “maestri” di reality:
“Per capirci, dei tre vincitori di X Factor mi è piaciuto solo Marco Mengoni, anche se butta via il suo potenziale. Meglio Giusy degli Aram e meglio i Bastard di Becucci. Di quelli di Amici, Alessandra Amoroso canta bene. Scanu mi sembra solo un prodotto infiocchettato per le ragazzine che urlano. La musica è arte, cosa diversa da quella che fanno loro, o uno come Marco Carta. Per Scanu credo che sia più importante farsi belle foto, piuttosto che mettersi completamente in gioco. Non voglio fare razzismo culturale: Scanu canta bene, ma non vuol dire nulla. L’artista deve avere il compito di far star bene gli altri attraverso la musica. A X Factor vorrei dare risalto a quelli che sanno far venire i brividi”.
Come se ciò non bastasse, Elio si professa ‘nemico giurato’ della neo-collega Anna Tatangelo:
“Se hanno scelto anche lei, è perché vogliono che si vada da un estremo all’altro. Io e lei siamo agli antipodi. Non ascolterò mai le sue canzoni, e non avrò mai un suo disco in casa, e altrettanto farà lei. Esprime un mondo che non mi interessa conoscere, ma condivido la scelta della produzione. Perché ignorarlo? Purtroppo, finora, ha già detto due, tre cose che mi hanno fatto rizzare i capelli in testa, e temo che non saranno le ultime. Io valuto il valore sulla base di dati oggettivi. Lei no, fa un po’ come Simona Ventura: giudica a pelle. E questo non lo sopporto, è un modo di fare superficiale, che mortifica chi, dall’altra parte, si gioca tutto. La Tatangelo voleva bocciare un candidato perché cantava in falsetto. E così ci siamo scontrati. Poi ha 23 anni e sembra ne abbia 37”.
In merito alla rivalità “positiva” con il sodale Enrico Ruggeri, Elio ribatte:
“Io la credibilità me la sono conquistata sul campo. L’invidia non mi appartiene, ma mi piacerebbe aver scritto qualche canzone di Enrico, che spesso dimentica di averne fatte così tante e belle”.
Si segnala, in conclusione, che il vero motivo per cui Elio ha accettato di fare X Factor è la sartoria, che già lo ha fatto sbizzarrire come ospite con baffi e parrucca. Come se non bastassero le primedonne…