Home Barbara D'Urso Pomeriggio Cinque, Barbara D’Urso intervista il senatore “grillino”: un’intervista degna di Mario di Maccio Capatonda

Pomeriggio Cinque, Barbara D’Urso intervista il senatore “grillino”: un’intervista degna di Mario di Maccio Capatonda

Il senatore Marino Germano Mastrangeli è intervenuto durante la puntata di oggi.

pubblicato 28 Marzo 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 19:50

Alla fine, la redazione di Pomeriggio Cinque è riuscita in quell’intento che, con il trascorrere dei giorni, stava rasentando l’ossessione: intervistare un esponente ufficiale del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo. Dopo candidati non eletti e filo-grillini non meglio identificati, finalmente il colpo è riuscito: oggi durante la puntata odierna di Pomeriggio Cinque, Barbara D’Urso ha intervistato addirittura un senatore, tale Marino Germano Mastrangeli.

Per portare a casa quest’intervista, la trasmissione ha dovuto sottostare ad alcune rigide regole: niente contraddittorio con altri politici e pubblico immobile e silenzioso (il che non è stato un male). Una semplice intervista vis-à-vis, nonostante il senatore “grillino” fosse in collegamento.

Tralasciando i contenuti di interesse prettamente politico (non è qui la sede per analizzarli e commentarli), urge subito assegnare un voto, giornalistico e televisivo, all’intervista appena andata in onda: per rendere l’idea, diciamo subito che, al termine della visione di questa intervista, le persone calve avrebbero voluto riavere i capelli per poterseli strappare.

L’intervista di Barbara D’Urso al senatore Marino Germano Mastrangeli è sembrata degna di una puntata di Mario, la serie di Maccio Capatonda attualmente in onda su Mtv. Difficile assegnare con precisione le “colpe” di questa parentesi tele-politica sciagurata. I limiti da giornalista della D’Urso sono evidenti e ribadirli è pleonastico: oltre gli slogan e la demagogia da duemila lire, Barbara non è proprio capace ad andare oltre. Mastrangeli è apparso pressoché privo di personalità e l’esponente meno adatto a rappresentare un partito e, facendo riferimento ancora a Mario, ha anche una voce simile al “Passante di professione”, personaggio interpretato da Herbert Ballerina (chi ha visto i primi episodi di Mario, sa di cosa sto parlando).

I pezzi salienti di quest’intervista? Li elenchiamo volentieri:

– il senatore Mastrangeli ha chiesto di non essere chiamato senatore: il pubblico ha iniziato a rumoreggiare (prima regola infranta) con il senatore che ha chiesto di essere chiamato in più modi: “Senatore Cittadino”, “Cittadino Mastrangeli”, “Mastrangeli”, o soltanto “Cittadino”;

– il senatore Mastrangeli, ad un certo punto, si è rivolto alla D’Urso, chiamandola “dottoressa”. La D’Urso non ha potuto resistere all’impulso di rispondere alla sua maniera: “Non sono dottoressa: sono la Dottoressa Giò!”. Mastrangeli, non cogliendo la fine citazione televisiva, è rimasto fermo come uno stoccafisso;

– secondo la D’Urso, Mastrangeli è attivista ed esponente del M5S “da più di vent’anni”: peccato che il movimento di Grillo è stato fondato nel 2009;

– infine, e trattasi di seconda regola infranta, c’è stato un brevissimo scambio di battute tra Mastrangeli e Daniela Santanché de Il Popolo Della Libertà. Mastrangeli ha invitato la Santanchè a confrontarsi nelle sedi istituzionali e quest’ultima ha risposto con un “Bella democrazia, complimenti!”.

E’ scontato affermare che, poco dopo l’intervista, la Santanchè si è letteralmente scatenata in compagnia del pubblico compiacente:

Il movimento di Grillo ha perso milioni di consensi. Questo è un cretino.

Visto quello che abbiamo visto, ora capiamo perché Beppe Grillo abbia ritrosie a sguinzagliare i suoi militanti.

Considerata la figura di oggi, quindi, sicuramente il senatore Mastrangeli sarà tenuto accuratamente lontano dagli schermi televisivi.

Purtroppo non si può fare lo stesso con la D’Urso.

Barbara D'Urso