Francesca Chillemi rivelazione comica? Che Dio ci aiuti!
Nella seconda stagione di Che Dio ci aiuti, l’attrice ha tirato fuori una verve comica inaspettata, grazie anche alle vicende che sono state scritte per il suo personaggio.
Succede anche questo: che nel seguire una fiction popolare ma con pochi spunti realmente originali, ti ritrovi a farti qualche risata grazie a chi, forse, meno ti aspettavi che ti avrebbe fatto ridere. Perchè se “Che Dio ci aiuti 2” continua a poggiarsi sul talento di Elena Sofia Ricci, la cui suor Angela è ormai portavoce dei lieti fine assicurati, in questi nuovi episodi un altro personaggio sta emergendo come rivelazione comica.
Stiamo parlando di Francesca Chillemi, la cui Azzurra, da semplice ragazza snob e viziata che era nella prima stagione, sta ora affrontando un percorso che, puntata dopo puntata, sta mettendone in evidenza limiti (culturali) e pregi, ritraendo così un personaggio che meglio degli altri riesce a tenere testa alla protagonista. Anzi, in certe occasioni riesce anche a rubarle la scena, diventando lei stessa il personaggio verso cui il pubblico si è più affezionato.
Il merito va non solo ad una scrittura che ha deciso di fare di Azzurra una macchietta dalla storyline prevedibile (senza soldi, costretta a fare la baby sitter di Davide, a cui poi si affeziona, così come resterà incantata dal fascino semplice ed onesto dell’avvocato Guido, interpretato da Lino Guanciale) ma comunque sopra la media rispetto agli altri ruoli presenti. La forza del personaggio sta anche nell’interpretazione della Chillemi che, dopo una serie di fiction in cui, evidentemente, non era riuscita a trovare il giusto equilibrio, è riuscita ora ad esprimere una verve comica inaspettata.
Francesca Chillemi, Azzurra in Che Dio ci aiuti 2
Ci aveva già provato negli scorsi mesi con “Sposami”, ma la parte (anche in quel caso) della ragazza altezzosa che pian piano si scioglie ad un romanticismo meno appariscente e più sincero non era convincente. Ora, invece, la Chillemi sembra aver trovato una sicurezza tale da poter esprimere il proprio lato divertente senza per forza ostentare la sua bellezza da Miss Italia, tanto da essere definita dalla Ricci un “vulcano in eruzione”.
Lei, ora, si crogiola nel successo della serie, dividendosi tra l’Italia e l’America (dove vive il suo fidanzato). Ed ammette a “Tv Sorrisi e Canzoni” di essere molto simile ad Azzurra, eccetto un particolare:
“Anche io sono un po’ matta. Quando arrivo da qualche parte si sente la mia presenza, non passo inosservata. Sono l’anti-vamp, quella che ne combina di tutti i colori, involontariamente. E’ stato il regista Francesco Vicario a tirarmi fuori questo aspetto. Per il resto, a differenza di lei, non sono alla spasmodica ricerca dell’uomo ricco. Io lavoro da dieci anni e non mi piace fare la mantenuta: mi sono sempre data da fare. Ho assaporato il gusto dell’indipendenza all’età di diciotto anni e non la voglio più perdere”.
Ad aiutare l’evoluzione di Azzurra è anche la decisione di virare all’ethical drama, preferendo al poliziesco dei casi di puntata che spaziano su vari temi, permettendo così ai comprimari di farne parte senza risultare eccessivamente scomodi. Se però il personaggio della Chillemi ha raggiunto questi apprezzamenti, lo stesso non si può dire delle altre ragazze della residenza in cui si svolgono le vicende.
Protagoniste delle proprie storyline (chi ha avuto un aborto, chi deve ricredersi sugli altri, chi s’innamora del proprio superiore), l’impressione è che per loro non si sia voluto esagerare, tenendole distanti da una vera e propria scrittura capace di renderle interessanti come Azzurra. E da giudicare da come il pubblico sta apprezzando, gli autori punteranno ancora su di lei anche nella prossima stagione.