Life: da stasera, 14 luglio 2010 su Rete 4, lo spettacolo della natura in un grande documentario BBC
Da stasera, mercoledì 14 luglio 2010, alle 21:10 e per 5 settimane (10 puntate) Rete 4 trasmette “Life“, un documentario o per meglio dire una delle serie naturalistiche più spettacolari mai viste finora dal budget di 12 milioni di Euro realizzata interamente in HD da BBC in co-produzione con Discovery, Skai, Open University e R.T.I.
Da stasera, mercoledì 14 luglio 2010, alle 21:10 e per 5 settimane (10 puntate) Rete 4 trasmette “Life“, un documentario o per meglio dire una delle serie naturalistiche più spettacolari mai viste finora dal budget di 12 milioni di Euro realizzata interamente in HD da BBC in co-produzione con Discovery, Skai, Open University e R.T.I. Un prodotto costruito con tecniche di ripresa all’avanguardia, oltre 3.000 giorni di riprese, quasi 5 anni di lavoro, grazie a cui proprio pochi giorni fa “Life” è stata nominato a 6 Emmy Award. Dunque riduttivo definire documentario ‘l’evento televisivo dell’estate 2010‘, come è stato presentato ieri a Milano presso il Biolab dal direttore di Rete 4 Giuseppe Feyles (che tra l’altro aveva anticipato proprio a TvBlog della sua messa in onda qualche mese fa), dalla narratrice Tessa Gelisio (“Finalmente Mediaset torna alla natura in prima serata, con un progetto mai visto fino ad oggi“) e da Mike Gunton, produttore esecutivo BBC. Dopo il salto, il video di presentazione di “Life”.
Ad aprire la presentazione, il direttore Feyles che ha tenuto a ribadire quanto la sua Rete 4 non abbia risentito dello switch-over del digitale terrestre in Lombardia:
“Stiamo reggendo molto bene il passaggio perchè dopo una settimana o due di leggero sbandamento, i nostri telespettatori ci hanno ritrovato e siamo ai livelli di sempre. Ieri sera abbiamo fatto l’8% in prima serata”.
Sottolineando come “Life” nasca anche da un rapporto di collaborazione proficuo pluriennale con BBC, il direttore ha parlato anche degli altri programmi di divulgazione trasmessi dalla rete da lui diretta, da “Pianeta Mare” (sempre con la Gelisio) a “Melaverde“. “Life” è secondo Feyles “uno dei prodotti migliori in circolazione nel mondo nell’ambito della documentaristica” e andrà in onda per 5 mercoledì in prima serata con due episodi per sera. La prima puntata vedrà una carrellata di tutte “Le sfide della vita” (scimmie cappuccine, delfini, cetacei, camaleonti, orche) e “Rettili e Anfibi” (draghi di Komodo, serpenti marini, rane toro africane, lucertole basilische).
Seguiranno nei mercoledì successivi, “Gli uccelli” (fenicotteri, avvoltoi barbuti, svassi occidentali, uccelli giardinieri), “I pesci” (draghi di mare, pesci vela, pesci volanti, squali, ghiozzi hawaiani); “Cacciatori e cacciati” (ghepardi, ermellini, orche , pipistrelli bulldog, lupi etiopi, talpe dal naso a stella), “Gli insetti” (farfalle monache, libellule, formiche taglierine, api di Dowson, coleotteri bombardieri); “I mammiferi” (volpi paglierine volanti, toporagni-elefante giganti, orsi polari, megattere), “Piante” (veneri acchiappamosche, alberi del sangue di drago, bambù, rampicanti artiglio di gatto); e l’ultima, l’11 agosto, “Creature marine” (calamaro di Humboldt, polpo gigante del Pacifico, seppia gigante australiana, granchio ragno), “Primati” (gorilla, oranghi, scimpanzè, scimmie della neve, tarsi spettri).
Feyles ha ringraziato la curatrice italiana del prodotto, Elsie Arfaras e la co-produttrice Daniela Bagliani per la cura con cui è stato realizzato “Life”, sottolineando come Rete 4 sia una delle poche reti a non essere andata in vacanza:
“Si dice sempre che il periodo estivo sia solo di repliche, per noi non e così. Se guardate la nostra programmazione per 4/5 è di prime visioni: telefilm, serie europee e ora documentaristica con Life, un prodotto mai trasmesso neppure sulle reti satellitari”.
Mike Gunton, per conto della BBC, ha spiegato in maniera dettagliata come è stato realizzato il prodotto, dalla tecnica di ripresa con super telecamere ad alta velocità, capaci di registrare sino a 8.000 fotogrammi al secondo agli accorgimenti tecnologici che rendono unica nel suo genere questa serie di documentari:
“Abbiamo avuto l’ambizione di produrre una cosa mai realizzata prima. Una serie prodotta interamente in HD che abbiamo girato per quasi 5 anni, realizzata per la prima volta dal Dipartimento di Storia Naturale della BBC con questa tecnologia. Abbiamo girato in tutti e 7 i continenti e filmato gli animali più straordinari che siamo riusciti a trovare, anche quelli mai visti prima”.
La versione originale, trasmessa su BBC One lo scorso autunno, è stata introdotta da Sir David Attenborough mentre negli USA su Discovery la voce narrante è stata nientemeno che di Oprah Winfrey. Gunton ha spiegato che con la messa in onda italiana e europea raggiungerà la cifra di oltre 1 miliardo di telespettatori nel mondo. I numeri: circa 350 storie filmate, 3 anni di riprese, più di 1000 scienziati, 30 persone della produzione, 70 cameramen e una camera-woman, 50 Paesi e 3000 giorni di filmati.
“Life racconta la vita degli animali e anche delle piante vedendo come affrontano le grandi sfide che giorno per giorno si trovano davanti. Si parla di evoluzione, di diversità di vita sulla terra, di ecologia, però soprattutto il punto focale è la sopravvivenza. Sfide che provengono dall’habitat, dai predatori di animali e dai loro stessi simili. Abbiamo voluto mostrare i comportamenti estremi fuori dall’ordinario: abbiamo visto una scena con i ghepardi, solitamente solitari. I ghepardi che i telespettatori vedranno, sono fratelli e cacciano insieme, riuscendo ad arrivare a prede più grandi come gli struzzi”.
Gunton ha voluto specificare il lavoro che è occorso per arrivare alla realizzazione di una serie complessa e costosa come “Life”:
“Il primo anno non abbiamo girato neppure un fotogramma, è stato dedicato soprattutto alla ricerca. Abbiamo parlato con scienziati e il nostro network di esperti che ci hanno raccontato di aver visto magari solo una volta nella vita il comportamento di questi animali che poi siamo andati a cercare. Se pensiamo ai serpenti marini per esempio, sono strane creature che prima vivevano sulla terra e piano piano hanno iniziato a vivere nel mare; sono molto pericolosi e hanno un veleno mortale. Vivono nel mare ma devono respirare e andare in superficie e questo problema si verifica nel momento dell’accoppiamento, al termine del quale il maschio se ne va. Dopo l’accoppiamento, le uova vengono deposte sulla terra, cosicchè quando si schiudono i piccoli possano respirare; questo particolare serpente femmina le ha deposte in una caverna sulla terra, al riparo da uccelli e predatori”.
Molto interessante, quasi come in una lezione scientifica, come Gunton ha spiegato l’uso dell’alta tecnologia di ripresa che contraddistingue questo prodotto. Grazie alle telecamere ad alta velocità, per esempio, si può vedere addirittura la lingua di una camaleonte che cattura un insetto.
“Queste scene sono state girate a 2000 fotogrammi al secondo e si scopre che la lingua del camaleonte non è appiccicosa, ma è una mano che cattura l’insetto prendendolo per la testa. Oppure si vedrà una lucertola che corre sull’acqua ad una velocità paragonabile a 100 km orari per un uomo. Per quanto riguarda le piante, abbiamo utilizzato il sistema time less, una tecnica di ripresa specifica per i vegetali: abbiamo girato a distanza di 10 secondi, 1 minuto, due ore e poi velocizzati. In questo modo si può vedere come si comportano le piante, anche loro non sono meno interessanti degli animali, combattono, competono e cercono di uccidersi l’un l’altra. Per filmare gli elefanti abbiamo utilizzato lo stabilizzatore giroscopico che permette di mantenere anche su strade sterrate l’inquadratura ferma; per riprendere le farfalle abbiamo usato dei cavi per seguire il loro volo e per i pipistrelli una mongolfiera con motore”.
Tessa Gelisio infine, che avrà il compito di condurre i telespettatori durante la visione delle spettacolari immagini di “Life”, si è detta entusiasta:
“Ringrazio l’azienda, il direttore e per me è un onore immenso far parte di questo progetto perchè sono cresciuta coi documentari: ogni settimana avevo l’appuntamento con il divano, mio padre e mia madre e i documentari di Piero Angela. Li guardavo con i miei genitori e sono cresciuta grazie a questi prodotti dal punto di vista umano e forse dal punto di vista professionale. Cercheremo di dare un piccolo contributo ai giovani per amare la natura, conoscerla, capirla e rispettarla, cosa di cui in questo momento abbiamo molto bisogno”.
Dopo “Life” (che uscirà anche in DVD in versione normale e Blue-Ray), Gunton realizzerà 6 documentari sull’Africa e poi produrrà un documentario dal titolo “Supervival“, che tratterà gli animali dalla nascita alla morte.
Segue un video e una fotogallery esclusiva della presentazione di “Life”.