Arriva il remake di Underbelly, su Starz (che fa sempre più paura ad Hbo e Showtime?)
Il presidente di Starz, Chris Albrecht, ha le idee chiare: insidiare il dominio delle due reti via cavo per eccellenza, Hbo e Showtime, per quanto riguarda successo e qualità. E così, dopo aver lanciato “Spartacus: Blood and Sand”, aver annunciato serie come “Camelot” ed aver acquistato i diritti di “Torchwood”, ecco arrivare prossimamente sulla rete
Il presidente di Starz, Chris Albrecht, ha le idee chiare: insidiare il dominio delle due reti via cavo per eccellenza, Hbo e Showtime, per quanto riguarda successo e qualità. E così, dopo aver lanciato “Spartacus: Blood and Sand”, aver annunciato serie come “Camelot” ed aver acquistato i diritti di “Torchwood”, ecco arrivare prossimamente sulla rete il remake di una serie australiana, “Underbelly”.
La serie, in onda su Nine Network (da noi è stata trasmessa da Fx e Rai4), ha battuto ogni record per un programma non sportivo in patria, aggiudicandosi buone critiche e grande popolarità. Merito della crudezza dello show ma anche della vicinanza della storia con gli eventi realmente accaduti in tre città australiane.
“Underbelly” è stata costruita, infatti, prendendo spunto da tre storie realmente accadute, una diversa dall’altra, ambientate in tre diversi periodi storici: la prima stagione narra della Guerra di mafia di Melbourne, avvenuta tra il 1995 ed il 2004; la seconda (col sottotitolo “A Tale of Two Cities”) ci porta tra le organizzazioni criminali di Griffith negli anni ’70; la terza (“The Golden Mile”), è ambientata a Sydney -in particolare nella zona di King Cross- negli anni ’80.
L’intenzione di Starz è chiara: trovare un degno erede de “I Soprano”, show andato in onda proprio mentre Albrecht era a capo della Hbo. Nel remake, non si farà riferimento ai clan australiani della serie originale, ma a quelli americani, su cui la rete sta concentrando la sua attenzione in questo periodo, alla ricerca della giusta storia.
Insomma, il neo capo di Starz vuole mettere a frutto la sua esperienza con uno dei canali via cavo più famosi: durante la sua presidenza, infatti, Hbo è diventata la rete cult che tutti conosciamo, con telefilm come “Sex and the city”, “Six feet under”, “The Wire” e, appunto, “I Soprano”, affiancandosi all’altro colosso del genere, ovvero Showtime.
E bisogna dire che, seppure agli inizi, sembra che ci stia riuscendo: “Spartacus: Blood and Sand” (di cui vedremo anche un prequel) è volato negli ascolti, garantendo una buona pubblicità al canale grazie ad alcune scene da bollino rosso. Inoltre, gli annunciati “Camelot” e “Torchwood” hanno già dalla loro una buona fetta di pubblico curiosa di vederne gli episodi.
A questo aggiungete serie come “Party down” (che ci ha fatto conoscere Jane Lynch, ora in “Glee”), “Crash” -ultimo lavoro di Dennis Hopper- e la neonata “Gravity” (storia di un gruppo di persone sopravvissute ad un tentato suicidio): Starz ed il suo presidente si stanno impegnando per proporre nuove idee. A volte centrano l’obiettivo, altre volte di meno. Hbo e Showtime dovranno farsi un po’ più strette per lasciarle spazio?
[Via Volture]