Domenica Live, il lavoro sporco è ricominciato ma Barbara D’Urso è solo la punta dell’iceberg
Il talk show “popolare-politico” di Domenica Live non cambia il copione.
Si esordisce, affermando che prendersela con Barbara D’Urso è del tutto inutile: primo, perché è troppo semplice, secondo, perché la conduttrice di Domenica Live è solo la punta dell’iceberg, con il suo ruolo di direttrice di un’orchestra stantia che suona sempre le stesse canzoni.
Nonostante il compito affidatole la rende complice di un disegno ben architettato, ripetiamo: adirarsi con lei non serve a niente. Anzi, considerando che la conduttrice si crogiola ogniqualvolta viene attaccata dalle vittime del suo modo di fare “giornalismo”, l’ideale sarebbe proprio non considerarla più. Difficile, arduo ma ci si può riuscire.
Il suo talk popolare-politico, così come definito da lei stessa, è un invito alla misantropia: se questo è il popolo, l’unica valida alternativa per vivere sereni è l’eremitismo.
Non ci si può definire popolo, non ci si può definire persone se si viene manovrati come marionette in modo così plateale. Oltre che una mancanza di buon gusto è anche una clamorosa assenza di dignità e amor proprio.
Perché nella vita, si può stimare Silvio Berlusconi e la sua gente, certo che si può. Ma la sincerità delle parole, dei gesti e delle opinioni si capta immediatamente e altrettanto si fa, quando dinanzi a te, ti ritrovi una patetica recita.
Il leit-motiv della puntata di oggi è stato il seguente: vogliamo il governo, si devono sbrigare, “perché ci sono 4 milioni di poveri, la gente continua a suicidarsi”. Dopo un servizio agghiacciante dedicato alla manifestazione de Il Popolo della Libertà e i suoi figuranti (la foto di Alessandra Mussolini che potete vedere è in omaggio), Nico Stumpo del Partito Democratico ha cominciato a esporre il suo punto di vista: tutto inutile. Anche un audioleso ha già cominciato ad ascoltare i mugugni telecomandati del pubblico.
Dall’altra parte, c’è la retorica sgraziata di Alessandra Mussolini:
La gente vuole delle risposte. Noi vogliamo un presidente della repubblica di centrodestra moderato, 10 milioni di persone hanno votato centrodestra.
Ogni parola, una standing-ovation, di un artefatto che in confronto i ragazzi che ridevano al Drive-In di Antonio Ricci erano più naturali.
Il resto del copione, lo conosciamo. Cominciamo con il caso umano: una coppia con cinque figli che non riesce a pagare le bollette. Alla Mussolini, che ai tempi del famoso bambino di Cittadella trascinato a forza dalla Polizia fuori dalla scuola, mise in piedi a Pomeriggio Cinque un reality show vergognoso, che in tempi di primarie del centrodestra (poi mai avvenute) avrebbe potuto far molto comodo, non è parso vero trovarsi tanto ben di Dio davanti ai suoi occhi.
C’è il solito Paolo Liguori con il vizio di inventarsi i reati:
La trattativa tra PD e M5S sulla Tav è allucinante. E’ corruzione politica.
E ci sono i grillini da massacrare. Stavolta, il compito viene espletato sempre dalla Mussolini, oggi in gran forma:
Stanno sempre zitti, parlano solo tra di loro. Ti fotografano con il cellulare. Ma fatelo un sorriso! Sono una setta. Si devono aprire. Se la tirano.
Per oggi, può bastare così. Il tempo stringe e c’è da sfruttare il pontefice che è tanto buono.
Si chiude, ribadendo il concetto iniziale: Barbara D’Urso non è la colpevole di tutto ciò.
(Almeno i fans più estremisti li abbiamo sedati)