I consigli di TvBlog
Home Rai 3 La Tv che c’era – Super Senior

La Tv che c’era – Super Senior

Dopo aver trascorso gli ultimi mesi a sorridere con i tronisti anziani di “Uomini e Donne” aspettando le nuove “Velone” di Antonio Ricci, andiamo ora a ricordare un altro gruppo di anziani apparsi in Tv. Parliamo dei protagonisti di uno dei reality più inosservati dei nostri palinsesti: “Super Senior Show” di Raitre. Il reality show

di Hit
pubblicato 18 Maggio 2010 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:05



La Tv che c'era - Super SeniorDopo aver trascorso gli ultimi mesi a sorridere con i tronisti anziani di “Uomini e Donne” aspettando le nuove “Velone” di Antonio Ricci, andiamo ora a ricordare un altro gruppo di anziani apparsi in Tv. Parliamo dei protagonisti di uno dei reality più inosservati dei nostri palinsesti: “Super Senior Show” di Raitre. Il reality show già particolare per la rete che lo ospitava, solitamente estranea a questo tipo di esperimenti, esordì sulla terza rete della Tv di stato domenica 7 settembre 2003 con la conduzione di Pietro Sermonti, che da pochi mesi vestiva i panni di Guido Zanin nella terza stagione di “Un Medico in Famiglia”.

Il meccanismo del programma che prevedeva 12 arzilli over 60, che insieme sommavano 810 anni, alloggiati (ma non rinchiusi) per tre mesi nei 2.000 metri del palazzo Buonaccorsi di Castel San Pietro (Rieti) sotto l’occhio delle telecamere con l’obiettivo di imbastire uno spettacolo teatrale non poteva non esser definito “Il Grande Fratello per anziani“. Una definizione che lo stesso conduttore però non accettava: «L’equazione “Super Senior” uguale “Grande Fratello” per anziani è scontata nella povertà di linguaggio e di punti di riferimento in cui campiamo. “Super Senior” è l’esatto contrario. Qui nessuno viene eliminato, nessuno è contro l’altro, ma tutti insieme cercano di costruire qualcosa. Le telecamere non sono nascoste ma guidate da un operatore ed entrano solo dove i protagonisti vogliono»

I 13 concorrenti scelti dal critico letterario e ex direttore di Raitre Angelo Guglielmi tra 12.000 provinanti arrivarono in onda con la missione di rivedere gli anziani in Tv, non “utilizzati come gratta e vinci, presi, pigliati in giro e buttati nel bidone” ma con l’occasione di poter esaudire il sogno di costruire uno spettacolo teatrale raccontando anche la propria esperienza di vita.

Una formula che convinse maggior parte della critica, tra cui anche Maria De Filippi, ma non i telespettatori che come vedremo dopo il salto decretarono il flop del programma:

La vita di questo “Old Brother” diviene però complicata fin dall’inizio con ascolti inferiori alle attese. Dopo un esordio diginitoso il “Big brother” della terza età crolla alla seconda puntata al 4,2% di share seguito da 950 mila spettatori risalendo di poco la settimana dopo poco sopra il milione (al 4,3%). Lo stesso risultato, quel misero 4% di share, che seguiva anche la striscia quotidiana di 10 minuti del daytime in onda dal lunedì al venerdi alle 13.40. Numeri che portano Raitre a scegliere lo slittamento dello show dalla prima alla seconda serata, sostituito dalle repliche del programma “Ulisse” condotto da Alberto Angela e collocato alle 23.40 del mercoledi dopo “Mi manda Raitre”.

Una bocciatura che non ha demoralizzato gli anziani di “Super Senior” che hanno portato a fondo il loro progetto di costruire uno spettacolo teatrale, trasmesso il 3 e 4 gennaio 2004 su Raitre alle ore 20.10 e replicato poi in diversi teatri d’Italia. A seguire uno spezzone video dalla puntata finale di “Super Senior”: