Ballarò – Lite fra D’Alema e Sallusti: “Vada a farsi fottere” – Video
Ballarò diventa teatro della telerissa politica, con Alessandro Sallusti, vicedirettore de Il Giornale e Massimo D’Alema che dissertano sul caso Scajola e D’Alema che a un certo punto dice a Sallusti:Vada a farsi fottere, lei è un bugiardo e un mascalzoneAl centro della querelle, il fatto che Sallusti paragoni, in trasmissione, l’acquisto della casa di
Ballarò diventa teatro della telerissa politica, con Alessandro Sallusti, vicedirettore de Il Giornale e Massimo D’Alema che dissertano sul caso Scajola e D’Alema che a un certo punto dice a Sallusti:
Al centro della querelle, il fatto che Sallusti paragoni, in trasmissione, l’acquisto della casa di Scajola all’affaire che lo Sallusti definisce “affittopoli” (riassumendo. D’Alema pagava, come altri politici, un affitto soggetto a regime di “equo canone”. Si fece notare che non era il caso che i politici avessero questa agevolazione. D’Alema se ne andò dall’appartamento).
Lungi dal voler prendere posizioni nel merito e dal voler difendere D’Alema, ma le due faccende appaiono, a guardarle con un minimo di buon senso, decisamente diverse.
Ecco come è proseguito, per sommi capi il “dialogo”.
D’Alema: “Quando uscì la questione che i politici non potevano restare, e io non pagavo con i soldi che mi dava uno speculatore amico mio, io la lasciai. Io ebbi gratuitamente la sensibilità di lasciare la casa”.
Sallusti: “Anche Scajola ha lasciato il suo posto senza essere indagato”.
D’Alema “Io capisco che lei è sul libro paga di Berlusconi e della famiglia Berlusconi. Le daranno un premio. Le manderanno qualche signorina”.
Sallusti: “Le signorine le usavano i suoi uomini in Puglia per corrompere i funzionari”.
D’Alema: “Il suo presidente del Consiglio. Il suo datore di lavoro”.
Incapace di far ritornare la calma in studio e di riportare i due a un confronto pacato senza che si interrompano vicendevolmente, Floris si vede costretto a risolvere il tutto con un RVM.
Il video del litigio dopo il salto.