Donna Detective 2 – Kaspar Capparoni a TvBlog: “Se si continua così in 5 anni avremo distrutto la fiction italiana”
E’ ospite oggi di TvBlog l’attore Kaspar Capparoni, uno dei protagonisti di “Donna Detective 2” stasera in onda su RaiUno con due nuove puntate. Con l’attore, protagonista a fine post di una galleria fotografica di quasi 100 foto, è l’occasione giusta per chiedersi e chiedergli come sia messa realmente la fiction italiana. Kaspar Capparoni, prossimamente
E’ ospite oggi di TvBlog l’attore Kaspar Capparoni, uno dei protagonisti di “Donna Detective 2” stasera in onda su RaiUno con due nuove puntate. Con l’attore, protagonista a fine post di una galleria fotografica di quasi 100 foto, è l’occasione giusta per chiedersi e chiedergli come sia messa realmente la fiction italiana. Kaspar Capparoni, prossimamente in video anche nelle nuove puntate de “Il Commissario Rex” e nella serie tratta dal Tv movie “Al di là del lago”, risponde senza mezzi termini disegnando un quadro attuale abbastanza nero per la fiction italiana e i suoi protagonisti.
Ti sei rivisto nelle prime puntate di “Donna Detective 2?
“Si. In realtà ci siamo visti la prima puntata tutti insieme a casa di Lucrezia. Abbiamo mangiato, parlato e poi guardato la puntata. Questo mestiere unisce e divide con la stessa semplicità. Ci siamo rincontrati per fare promozione alla serie e abbiamo deciso così di vedere la puntata tutti insieme. Abbiamo colto l’occasione per stare un po’ insieme.”
Non trovi abbia svantaggiato la serie una distanza così lunga dalla fine della precedente?
“Secondo me ci sono tante cose che possono svantaggiare una serie ma ci sono delle logiche interne alla Rai delle quali noi comuni mortali non sappiamo nulla. Sarebbe stato magari preferibile stare vicini alla fine del primo anno per mantenere viva l’attenzione però non sempre è possibile. Nel frattempo ovviamente c’è stato il cambio di regia, vanno preparate le sceneggiature quindi ci vuole tempo. Ormai non si produce più un progetto a lungo termine ma si guarda in primis al risultato per andare avanti.”
Come evolverà il tuo personaggio in questa stagione?
“Le vicende saranno molto semplici. Nella prima serie ero la pietra dello scandalo, una specie di bomba che mandava in mille pezzi la famiglia. Quest’anno farò invece da collante. Come se non bastasse avrò un problema piuttosto serio di salute che terrà vivo l’interesse.”
Riguardo al “Commissario Rex” si è detto sia che hai deciso di non partecipare più volontariamente alle nuove puntate ma anche che sei molto amareggiato di non poterci partecipare. Dove sta la verità?
Riguardo al “Commissario Rex” si è detto sia che hai deciso di non partecipare più volontariamente alle nuove puntate ma anche che sei molto amareggiato di non poterci partecipare. Dove sta la verità?
“Le realtà sono tutte 2. Ho fatto una scelta artistica d’interesse. Mi è stato detto che si voleva prendere una certa linea a differenza della strada che avevo voluto intraprendere io fino ad oggi. Notando una certa incompatibilità ho detto stop. Il rammarico c’è perché ci sono molto affezionato a questa serie. Non avrei voluto che questa cosa uscisse ancora prima della messa in onda della terza serie di cui sarò protagonista.”
L’interesse però ora è già rivolto alla serie con Ettore Bassi.
“Non volevo che se ne parlasse perché doveva esser alto l’interesse verso le puntate che spero presto arriveranno in onda, Rai e palinsesti permettendo. Sono affezionato ma ho deciso con la morte nel cuore di dire basta. Non si può fare nella vita ciò che non piace. E’ un privilegio che questo lavoro ti permette.”
Non temi che il prodotto, a cui sembri molto legato, possa essere usato come semplice tappabuchi?
“Più per l’esito sono preoccupato dell’uso che ne fa chi è preposto ad utilizzare il prodotto. A volte vengono usati come tappabuchi in periodi non troppo felici o poco sponsorizzate. E’ chiaro che il giudizio poi è legato anche ad altro. La fortuna di Rex è che non è un prodotto solo italiano. E’ un prodotto internazionale che non mi fa preoccupare troppo sulla messa in onda in Italia perché è andato anche in Canada, Australia, Sud America e Nord Africa. In tanti altri paesi dove è stato un successo. E’ un prodotto che si gioca su più tavoli. Ovvio che per un prodotto che nasce solo per l’Italia si sta più in apprensione su tutto.”
Che rapporto hai con i dati d’ascolto delle fiction a cui partecipi?
“Dico sinceramente che sono molto distaccato rispetto a questo. Quando penso di aver fatto bene il mio lavoro sono felice e soddisfatto. Sono ovviamente ancora più soddisfatto se poi la gente lo apprezza. Però se uno è convinto di quello che ha fatto si sente già appagato, poi ovviamente il riscontro positivo della gente ti porta al settimo cielo.”
Cosa pensi dell’attuale situazione della fiction italiana?
“Sono contrario a questo abuso che si fa della fiction. Sono per la vecchia prima serata, perché non si può pensare che con un programma televisivo si tiri dalle 21.40 fino a quasi mezzanotte. E’ fuori ogni logica. Posso capire che ci siano interessi pubblicitari però la gente lavora, vive, ha un’altra vita. Con l’arrivo dei canali telematici in tre ore ci si guarda tre film, tutti belli e tutti diversi. Se la televisione non vuol soccombere deve potenzialmente offrire più varietà di scelta. Innanzitutto si deve puntare più alla qualità e meno al polpettone che deve a tutti i costi durare tutta la serata. “
Cosa proponi per risolvere questo problema?
“Si potrebbe iniziare con la messa in onda di un prodotto alle 20.45. Finito il telegiornale si inizia la serata, si fa una fiction che dura 60 minuti come in tutti paesi civili poi finito quello si possono mandare i bambini a letto e per gli altri si farà un altro tipo di prodotto per un pubblico diverso. Ma non si può pensare che con un solo programma si tiri avanti 4 ore. E’ fuori di ogni logica. Per forza che poi l’audience cala, perché la gente preferisce vedersi prodotti diversi che uno solo, per quanto bello possa essere. Questo tipo di mentalità, di globalizzazione porta la gente ad odiare la fiction, a non amarla. La gente deve provare invece attesa per la fiction, non far sì che si chiedano quando finirà finalmente. Se non si entra in questa visuale da qua a 5 anni avremo distrutto la fiction italiana. Un programma come Rex, pensato anche per i bambini, non si può mandarlo fino alle 23.30. Non c’è logica pubblicitaria che conta visto che poi lo share cala.”
Luca ward ci ha recentemente dichiarato che ormai non esistono più tanti attori veri ma vengono perlopiù chiamati i più raccomandati. Cosa ne pensi?
“Diciamo che c’è di base una grande mancanza di professionalità. Non c’è voglia di studiare, di imparare e di fare gavetta. C’è solo la voglia di arrivare. Grazie a Dio c’è ancora qualcuno che si salva, anche se la media è molto bassa.”
Quali dei tuoi colleghi apprezzi?
“Ne apprezzo moltissimi. Trovo qualitativamente parlando molto più bravi gli attori maschi che le nostre attrici donne. La qualità è in media più alta tra i maschi. Sono molti gli attori che apprezzo moltissimo come lo stesso Luca Ward, Luca Zingaretti, Kim Rossi Stuart. A noi non mancano gli attori, ci mancano gli autori e produttori. Senza di quelli non si può far nulla. Il nostro cinema è ormai predestinato.”
Quali fiction viste recentemente ti hanno colpito?
“Ce ne sono state parecchie di cose fatte bene. Realizzata bene è stata la fiction su Totò Riina anche se non ho apprezzato la logica. Di solito quando si affrontano tematiche di questo genere il negativo deve rimanere negativo. Non si può esaltare Totò Riina in una situazione di questo genere. Poi la realizzazione e tutto il resto è stata bellissima. Era un po’ la logica che non ho apprezzato. Ce ne sono di cose belle poi ci sono tanti altri prodotti che si sente che sono state fatte giusto per riempire un vuoto. ”
Che progetti ci sono in ballo per il futuro?
“Ci sono un po’ di progetti in ballo. In primis ci sarà Rex e poi due episodi di Al di là del lago per Canale5. Per la Endemol poi farò “Il cavaliere di Cristallo” tratto da un libro che racconta la storia di un uomo che avendo avuto un incidente durante il polo vive un dramma che alla lunga verrà superato grazie a una nuova filosofia di vita. Una storia avvincente che sono onorato di fare.”