Nonostante tutto, la solita Mondaini: “Chiamo il Paradiso ogni giorno e chiedo di Raimondo”
L’amore trionfa su tutto tranne che sulla morte. La storia di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini è come un brand, un marchio di sostanza ed efficacia artistica: l’espressione tumefatta dal dolore e dall’inevitabile anzianità della donna al funerale del compagno di vita ha fatto il giro d’Italia, commuovendo e smuovendo. Dignità e sofferenza: un volto,
L’amore trionfa su tutto tranne che sulla morte. La storia di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini è come un brand, un marchio di sostanza ed efficacia artistica: l’espressione tumefatta dal dolore e dall’inevitabile anzianità della donna al funerale del compagno di vita ha fatto il giro d’Italia, commuovendo e smuovendo. Dignità e sofferenza: un volto, quello della Mondaini, per anni, decenni, transitato davanti a noi telespettatori, coperto del trucco di scena, finalmente, drammaticamente, svelato, “nudo” e consegnato alla mercè della storia. Dignitosa e sorprendente in quest’intervista al Corriere della Sera:
“Sono commossa dalla vicinanza della gente la gente comune, le persone semplici. Sono andata al supermercato giovedì e ho sentito tanta solidarietà. Mi dicevano: ‘Signora ci dispiace’. Alcuni stavano attenti a non avvicinarsi, anche perché appena mi nominavano Raimondo scoppiavo a piangere, però sentivo il loro affetto”.
Sandra cede al simbolismo e cerca conforto e scherza pure:
“Sì, io adesso Raimondo lo chiamo in paradiso, lo chiamo tutti giorni da quando giovedì se ne è andato via. Gli ho raccontato tutto quello che ho fatto: ‘Pronto, è il Paradiso? Sì, sono la moglie… Attenda…'”.
Forza, la forza di chi ha fatto della propria vita un inno alla sensibilità artistica. La chiusura, riferita all’eruzione vulcanica che ha impedito ad alcuni invitati al funerale di presenziare in tempo, la Mondaini la regala così:
“Davvero? Allora la nube mi ha tolto tanti rompipalle…”.