Daniel Adomako vince Italia’s Got Talent 2013
Daniel Adomako vince Italia’s Got Talent 2013
Italia s got talent 2013 – Il vincitore è Daniel Adomako
Daniel Adomako canta Halleluja e At Last a Italia s Got Talent 2013
Daniel Adomako è il vincitore di Italia’s Got Talent 2013 (diretta) A portarsi a casa il titolo e il montepremi di 100.000 euro in gettoni d’oro è dunque il cantante che ha emozionato il pubblico a casa e che fece piangere Gerry Scotti ai provini.
Entra così nell’albo d’oro del talent portato in Italia dalla Fascino di Maria De Filippi e che ha visto proprio Nostra Signora della tv tra i giurati, insieme agli amici della ‘y finale’, Rudy Zerbi – da tempo suo compagno d’avventura anche ad Amici – e Gerry Scotti.
Con la finalissima di stasera (qui il live) si è conclusa, dunque, un’altra edizione di grandi ascolti, ma forse di minor ‘impatto’ extratelevisivo, nonostante l’impiego di Twitter e Facebook. Sarà forse che i talenti di questa edizione mi son sembrati meno ‘esplosivi’ degli altri anni, sarà anche che dopo quattro edizioni l’effetto ‘sorpresona’ si sarà attutito, ma di fatto esibizioni eccezionali non ce ne sovvengono.
Con Daniel Adomako vince anche la storia personale, di un ragazzo che cerca di far capire al padre quanto valga per lui cantare. In questo senso anche quest’anno c’è stata quindi un po’ della retorica che l’anno scorso vide sul podio il ‘cantante-angelo’, mentre la mascella a terra è caduta a terra di fronte a Daniele Doria, versione 2013 dell’uomo bandiera, Stefano Scarpa, che ha vinto Italia’s Got Talent 2012.
L’impressione. però, è che quest’anno abbia ‘dominato’ il genere ‘demenziale’: come archiviare, altrimenti, l’insistenza di Gerry e Rudy sul caso RafCo, l’anti-Copperfield? Riflettendoci, i veri ‘fenomeni’ di questa edizione non sono neanche arrivati in finale: oltre a Raffaele Comoli, ricordiamo il tormentone Cozza, Vino, Cozza, must della canzone demenziale made in Puglia, e il video di Zerbi al Festival del Demenziale proposto da un talento davvero incompreso, il ‘bastardo di professione’.
Ma la ‘morale della favola’ la rivela il finale.
Il secondo posto dei bravissimi Fratelli Lo Tumulo e il terzo del talento genuino di Roberto Carlisi, il rappresentante con la passione delle sigle anni ’80 e ’90 restituisce però il senso di un’edizione piuttosto varia. Vince l’emozione, seguita dall’ironia e dalla gioia di vivere. La fine e l’inizio, si scherza sul palco.
Ciò che ho trovato ancora stucchevole, e mi duole dirlo, è la conduzione di Simone Annicchiarico, fin troppo sacrificato in un ruolo che al massimo richiede un vigile urbano. E un vigile è fin troppo. In un programma in sé schematico e ripetitivo, che soprattutto nelle puntate in diretta ripropone esibizioni in fondo già viste, sentire anche uno che dice le stesse cose sempre negli stessi momenti amplifica l’effetto déja vu – per non dire noia. In che lingua possiamo dirgli che non solo l’espressione ‘musica tensiva’ è uno schiaffo alle orecchie, ma è anche noioso sentirla ripetere in continuazione in una serata?
Belen è invece ‘servita’ a mostrare il talento delle donne incinte: certo, al nono mese bisogna stare a casa – lo impone la legge – ma questa maternità tv le ha ‘rinfrescato l’immagine’. Ma se gli autori vogliono portare avanti l’idea di una sitcom con Simone e Belen possono procedere anche lontano da Italia’s Got Talent.
Spazio però al vincitore, Daniel Adomako, che entra nell’albo d’oro insieme a Carmen Masola, cantante vincitrice della prima edizione, Fabrizio Vendramin, pittore che ha portato a casa il titolo nella seconda e Stefano Scarpa, l’uomo bandiera che ha conquistato il pubblico della terza.
I provini per la quinta edizione son già partiti, anzi si può dire che le audizioni per questo talent non finiscono mai. Nei prossimi mesi però saranno gli italiani a dover mostrare il proprio talento nel superare la situazione economica e politica: sarà anche per questo che quest’anno si è preferito ridere un po’, senza dimenticare l’emozione che solo un sogno può dare.