TvBlog intervista Paolo Piccioli, resp. programmazione cinema Rete 4: “Tv nostalgia per 40/60enni. Special su Cuccarini o Parisi? Sono vive, vegete e in carriera…”
Proseguiamo la nostra serie di interviste realizzate con addetti ai lavori del piccolo schermo, dedicandoci oggi a Paolo Piccioli, responsabile per la programmazione cinema, daytime e seconda serata, di Rete 4. In questa lunga chiacchierata Piccioli ci racconta come è nato “Ieri e oggi in tv“, ci svela qualche piccolo segreto e retroscena sull’acquisto dei
Proseguiamo la nostra serie di interviste realizzate con addetti ai lavori del piccolo schermo, dedicandoci oggi a Paolo Piccioli, responsabile per la programmazione cinema, daytime e seconda serata, di Rete 4. In questa lunga chiacchierata Piccioli ci racconta come è nato “Ieri e oggi in tv“, ci svela qualche piccolo segreto e retroscena sull’acquisto dei film e della programmazione cinematografica della rete diretta da Giuseppe Feyles. Infine, da grande appassionato di musica, parla da fan di Mina, che ha appena compiuto 70 anni, e di Anna Oxa, riapparsa dopo anni di oblio televisivo nelle fasi finali di “Amici” in duetto con Emma Marrone. E sul canale annunciato Bis…
Innanzitutto, a beneficio dei nostri lettori spieghiamo chi è Paolo Piccioli e di cosa si occupa oggi a Rete 4.
“Mi occupo, insieme ad altri miei colleghi, soprattutto di cinema. Collaboro con il direttore, il vicedirettore e la redazione alla scelta dei film; per quanto riguarda la fascia pomeridiana, le opere cinematografiche le scelgo io, mentre la redazione si occupa più specificatamente di tv-movie, telefilm e soap”.
In che modo sceglie i film che vanno in onda al pomeriggio? Qual è la discriminante per trasmetterli in una fascia che va a contrapporsi a programmi di successo come Uomini e Donne o i talk show in genere?
“Innanzitutto in base alla library di titoli che la nostra azienda ha a disposizione. La fascia di cinema del pomeriggio è composta soprattutto da opere del ’50-’60-’70, che sono più adatte alla tipologia del nostro pubblico pomeridiano. Abbiamo provato a programmare anche film degli anni ’80 e ’90, che sono peraltro andati anche bene, ma sono più soggetti alla controprogrammazione di RaiUno e Canale 5”.
Qual è l’obiettivo di ascolto dei film del pomeriggio?
“Diciamo che per scaramanzia mi assegno autonomamente un obiettivo. Se il film ieri in onda “Sette spose per sette fratelli” ha realizzato circa l’11%, io penso che avrebbe dovuto raccogliere il 13% . Invece un film che ha fatto il 12 % , avrebbe potuto fare il 14% … Più seriamente, la media dei film del pomeriggio è tra il 9 e il 10%, ma può capitare che a volte faccia il 7%. Questo dipende soprattutto dalla “ contro programmazione ” di RaiUno . Ad esempio un evento di attualità tragica, come una sciagura o un terremoto , fa sì che il pubblico si sposti sulla “ Vita in diretta “ di RaiUno, per saperne di più, tralasciando la nostra offerta cinematografica”.
Oltre ai film del pomeriggio, segue altre fasce del palinsesto in cui vengono trasmessi film? Penso al prime time e soprattutto al ciclo “I Bellissimi”.
“Mi occupo anche dei film trasmessi in prima serata, in collaborazione con la redazione, il vicedirettore e il direttore di rete. In questo caso stiamo molto attenti sia a quanto viene programmato dalle reti Rai, sia a quello che propongono Canale 5 e Italia 1, per evitare contrapposizioni di generi. Dobbiamo anche fare i conti, specie alla domenica e nelle serate di Champions e Coppa, con il calcio, sempre più preponderante sia su Sky e sia su Premium. Prepariamo una bozza della programmazione la settimana prima rendendoci disponibili ad eventuali variazioni richieste dal coordinamento palinsesti, anche a ridosso della messa in onda. Per quanto riguarda la seconda serata, sono sempre io ad occuparmene in prima battuta, per poi chiudere il palinsesto insieme ai miei colleghi e con l’approvazione definitiva del direttore”.
A proposito di cinema, da esperto del settore, come giustifica questo successo immutato negli anni della coppia Bud Spencer e Terence Hill, visto che i loro film ogni qualvolta vengono programmati registrano ascolti record per la vostra rete?
“E’ difficile da spiegare, piacciono al pubblico e spaziano in tutte le generazioni. Abbiamo avuto la fortuna di aver acquisito una serie di pacchetti di film che comprendono anche quelli di successo della coppia Spencer/Hill. Penso per esempio al pacchetto della Cineriz, che fu acquisito all’inizio degli anni ’80 da Carlo Bernasconi, nel quale era presente anche il cult “Altrimenti ci arrabbiamo”. In quegli anni la società Cineriz era in fallimento e Reteitalia rilevò l’intero pacchetto, acquisendo così i film di Bud Spencer e Terence Hill, le pellicole di Don Camillo e Peppone e tanti altri. La maggioranza dei titoli con Spencer e Hill sono anche ceduti da altri fornitori o proprietari dei diritti, con contratti pluriennali a Mediaset.”
Alcuni film di Bud Spencer e Terence Hill però li vediamo trasmessi anche sulle reti Rai.
“Dipende sempre da cosa voglia fare il fornitore dei diritti alla scadenza. Se riceve un’offerta maggiore dal competitor, è possibile che ceda i film alla rete concorrente. Ci sono poi i casi come quello della Leone Film , la cui politica strategica è quella di offrire l’intero pacchetto della produzione del grande regista per tre anni alla Rai e i successivi tre a Mediaset. Esistono fornitori che vendono solo a Rai (come la Disney o la Titanus che ai tempi di ‘Orgoglio’ decise di cedere in esclusiva l’intero catalogo) e chi vende solo a Mediaset”.
Il pacchetto De Laurentiis-Filmauro con i famosi cinepanettoni è fermo da alcuni anni per quanto riguarda la tv generalista. Ci sono novità all’orizzonte?
“Al momento no, i diritti non sono stati venduti a nessuno. Non so se sia De Laurentiis che abbia chiesto troppo o se in momenti di ristrettezze economiche noi si punti più a mantenere gli accordi con le major hollywoodiane come Warner e Universal, che sono necessarie anche per la programmazione dei palinsesti dei canali del digitale terrestre e di Mediaset Premium. Probabilmente oggi De Laurentiis preme per vendere l’intero catalogo e al momento Mediaset aspetta tempi migliori per l’acquisto . Ma questo non significa che ciò non possa avvenire nei prossimi mesi/anni, magari selezionando solo alcuni titoli”.
Parliamo di un altro argomento. Come curatore di “Ieri e oggi in tv” da anni passa in rassegna tutta la ventennale storia dell’allora Fininvest e oggi Mediaset.
“ Nel 1992 quando fui assunto in Redazione cinema Retequattro – dall’allora direttore Michele Franceschelli, il mio tempo libero lo passavo a visionare tutte le puntate delle produzioni che avevano storia : da ‘Premiatissima’, a ‘Risatissima… passando per ‘Festival’ con Pippo Baudo fino ad arrivare a ‘Cipria’ di Enzo Tortora . Dopo Franceschelli e un “interregno” con Vetrugno, ho lavorato con Vittorio Giovanelli nel ’96 dedicandomi un po’ di più all’intrattenimento. In quegli anni, la RTI Music aveva acquisito la distribuzione discografica di Mina e quindi proposi di realizzare uno speciale. La mia ricerca fu quella di mettere insieme i Caroselli di Mina con i filmati esteri e confezionare con la canzone del momento un intero programma a lei dedicato. Il risultato fu eclatante: Massimiliano Pani, il figlio, ne fu entusiasta e il programma, in seconda serata, fece su Rete 4 il 24%, cifre impensabili oggi anche per una ammiraglia.”
E poi come è nato “Ieri e oggi in tv”?
“Dopo quello speciale, ne furono realizzati altri per le seconde serate (Oxa, Leali, Ruggiero, Bertè, Audio 2 ed altri). E poi, di conseguenza, nacque così ‘Music Line’ ( in fascia notturna ) , una raccolta di clip in promozione delle case discografiche. Programma che oggi continuo a fare, dura 25 minuti e presenta ogni settimana una rotazione di 7-8 video del momento. Con la direzione Scheri, arrivò anche ‘Ieri e oggi in tv’. Inizialmente volevo chiamarlo ‘Sorrisi e canzoni in tv’, una sorta di tappabuchi da trasmettere alle 14:00, alle 15:00 o alle 18:00 in cui proponevo momenti di tv Mediaset del passato, insieme a un filmato recentissimo.”
Si occupa della tv cosiddetta della nostalgia. Secondo lei era meglio quella tv rispetto a quella di oggi?
“Io sono dell’idea che ai nostalgici, quelli tra i 30 e i 60 anni, piaccia la tv degli anni ’60-’70 e ’80, così come ai trentenni piace quella degli anni ’90. E’ una cosa generazionale: la tv nostalgia ha un seguito ancora forte su un pubblico adulto, ma allo stesso tempo anche quella degli ultimi 20 anni ha il suo appeal, anche se con un audience diversa. Spesso mi chiedono di realizzare special su artiste come Lorella Cuccarini o Heather Parisi; ma mi rendo conto che non sia il momento, in primo luogo perché sono vive, vegete e in carriera…. e in secondo luogo, coloro che le seguono possono tranquillamente scaricare da YouTube tutto quello che vogliono e realizzarsi uno speciale ad hoc ”.
Sappiamo che lei è un grande appassionato di musica e in primis un fan di Mina della quale si è celebrato proprio nelle scorse settimane il compleanno dei 70 anni. Ha realizzato anche lei uno speciale?
“… Sì. Ho montato uno specialino di “Come eravamo”, composto da Cinegiornali e canzoni dei primi Anni ’60.”
Mi è capitato di vedere su Youtube una sua intervista con Anna Oxa, ‘scomparsa’ per alcuni anni e ricomparsa qualche settimana fa ad Amici, per un duetto con una delle giovani cantanti in gara. Ha visto la trasmissione? Cosa gliene è sembrato a riguardo?
“Sì, l’ho vista e ho aspettato il momento in cui sarebbe tornata in tv dopo la partecipazione a Sanremo di qualche anno fa. Devo dire che non mi è piaciuta molto: come sempre, ha cambiato l’intonazione della canzone, creando una sorta di ‘spaesamento’…. Emma, che cantava con lei ‘Quando nasce un amore’, la eseguiva in maniera perfetta; la Oxa, modificando la tonalità, se ne andava “un po’ per i fatti suoi”. Posso dire che come “ammiratore” ha deluso le mie aspettative . Ma spero di essere smentito, con il disco che ha annunciato proprio ad Amici e che uscirà in Autunno”.
Vista la sua passione per la musica, le piacerebbe riportare su Rete4 ‘Viva Napoli’ o eventi musicali, vedi ‘Testarda io’ con la Zanicchi che avevano un discreto successo sulla rete?
“Non credo sia più tempo di queste trasmissioni. E’ finita un’epoca. O hai un personaggio forte come Gianni Morandi, Eros Ramazzotti, che possano coniugare la parte musicale e la parte parlata, oppure si cade in un programma “a soggetto”, come quello di Gigi D’Alessio. Un nuovo corso del varietà televisivo, oggi può essere il modello di ‘Io canto’, con ospiti musicali che duettano con i piccoli divi, riportando la tv ai “Fantastico” degli anni d’oro”.
Digitale Terrestre, satellite, tv on demand, nuove tecnologie. Si è parlato spesso di un canale dal nome ‘Bis’ che dovrebbe trasmettere il meglio della tv degli anni ’80-90. E’ stato contattato per segnalare dei contenuti?
“Se ne era parlato ed era pronta una lista di programmi da mandare in onda. All’esame finale ci si è accorti che non si riusciva a coprire con le sole repliche l’intera programmazione settimanale di 24 ore su 24 per un anno intero. Si fa in fretta ad esaurire le repliche di ‘Premiatissima’ o di ‘Grand Hotel’, ma poi cosa rimane? Sono state fatte delle analisi in questo senso e, per motivi di contenuti, si è deciso di abbandonare l’ipotesi del canale ‘Bis’ dando però vita a nuovi canali, sia su Premium sia a breve in free, come la nuova “La 5”.
La ringrazio per la disponibilità e per aver raccontato a TvBlog un po’ di più di quello che avviene dietro le quinte del magico mondo della televisione. Buon proseguimento.
Michele Biondi