Yamamay Factor Show, la spiaggia libera per le affamate di passerella. Ventura, Barbieri e Chiara danno l’anima a Sky

Prima di tutto lo showbiz in Italia è morto. Così, iniziative come lo Yamamay Fashion Show, spacciate come esempio di apertura della moda, hanno lo stesso ruolo dei programmi di cucina: servono, oltre che a sancire lo strapotere del product placement sul contenuto, a far sopravvivere la nobiltà decaduta dello star system.

Quelle stesse celebrities che un tempo potevano ostentare la vita Smeralda e oggi si danno ai fornelli, pur di avere visibilità, capiscono che c’è un solo modo per restare a galla: fingersi aperte al popolo.

Lo Yamamay Fashion Show, andato in onda questa sera su Cielo, è un programma che ha svenduto a buon mercato la democrazia della vanità, aprendo la passerella Yamamay (un marchio che mira evidentemente alla donna qualunque, non al target di Vogue) alle curvy e alle over 30.

Una rivoluzione a colpi di frasi fatte come “In Italia siamo indietro rispetto all’America”, “due cappelletti in più non fanno male”, “siamo tap model”, con una Ventura che si sente a casa. Ormai, il ruolo della giudice stereotipata, che lancia slogan a tavolino e vive di promo anziché di contenuti, le calza a pennello.

Si diceva, però, che qui si svende la vanità non per reale amore della sfigata della porta accanto, ma per un istinto di sopravvivenza. La stessa Franca Sozzani, direttrice di Vogue, partecipa all’evento dicendo che “la moda è per la donna normale”. Deve dirlo perché anche la sua Condé nast, oggi, ha bisogno della pubblicità di Yamamay per sopravvivere, visto che quella di alta fascia non investe più come una volta.

Quanti svippati allo Yamamay fashion show!



Peccato, però, che nello Yamamay Fashion Show si imbuchino tutti i morti di passerella, quasi che sia diventata l’ultima spiaggia per esserci, rivendicare sulla spiaggia libera il proprio status di vip.

Così ritroviamo ospiti dell’evento, puntualmente immortalati, Nina Moric, Anna Falchi, Costanza Caracciolo, Giorgio Pasotti, Eleonoire Casalegno, Jonathan Kashanian. Il mondo di Verissimo che incontra quello di Vanity Fair (ma in offerta sottocosto) e di Sky, i cui volti diventano la parodia di se stessi, da un Barbieri che dichiara “In questo parterre mappazzoni zero” a Chiara e Davide, ridotti ad Apicella delle markette aziendalistiche, a una Ventura stessa alle prese col Fashion Bootcamp.

Lei, peraltro, la passerella cheap la divide con il suo Gerò, lo stesso con cui l’anno scorso divideva la scena di Hollywood (dalle stelle…). Ma quando capiranno che il pubblico televisivo, specie quello satellitare, è allergico alla moda come al trionfo degli interessi personali? Quando la tv satellitare inizierà a ideare programmi anziché prodotti di marketing?

Non basta la buona opera di aprire a una taglia 46, se a mangiarsi i riflettori è un’affamata ex SuperSimo, ormai a risparmio energetico.

Quanti svippati allo Yamamay fashion show!