GF, era davvero uno scherzo?
Faccio seguito al post scritto precedentemente sulla serata del Grande Fratello conclusasi poche ore fa, per cercare di fare chiarezza su un fatto che da tanti è considerato quasi “increscioso”.L’eliminazione di Fabiano “Fefè” dalla casa è stato barattato con 100 mila euro tolti dal montepremi finale. Io ero abbastanza convinta del fatto che il Grande
Faccio seguito al post scritto precedentemente sulla serata del Grande Fratello conclusasi poche ore fa, per cercare di fare chiarezza su un fatto che da tanti è considerato quasi “increscioso”.
L’eliminazione di Fabiano “Fefè” dalla casa è stato barattato con 100 mila euro tolti dal montepremi finale.
Io ero abbastanza convinta del fatto che il Grande Fratello avesse deciso a priori questa sottospecie di scherzo da fare ai ragazzi e che indipendentemente dal risultato della votazione avrebbe proposto lo “scambio” tra l’uscita del prescelto e la parte di malloppo.
Leggendo però qua e là per il web, mi sono resa conto che tante persone sono convinte del contrario, ossia del fatto che il Grande Fratello abbia cambiato le regole in corsa semplicemente perchè il nome dell’eliminato era quello di Fabiano, concorrente ritenuto tra i favoriti per la vittoria finale. Ho trovato addirittura una petizione online destinata al Codacons che chiede di far luce su quanto successo in trasmissione questa sera e di prendere eventuali provvedimenti.
La conferma del cambiamento delle regole potrebbe provenire proprio dalla faccia quasi in lacrime della Marcuzzi mentre pronunciava il nome dell’eliminato, che a tutto faceva pensare tranne che si trattasse di uno scherzo nei confronti dei reclusi.
In attesa di verificare quale sia la verità, vi lascio con una citazione dal post di commento alla serata tratta dal Blodge di Augusto De Megni, un diverte blog scritto probabilmente da un fan dell’inquilino perugino che si spaccia per Augusto in persona: “…e poi la sterzata farsesca e buonista, il pilatesco Grande Fratello ascolta il popolino e salva il Barabba di turno. Insomma, un dignitosissimo climax tragico che si sgonfia come un fallo post-eiaculazione”.