Berlusconi contro Prodi – Chi ha perso?
Una riunione di redazione del TvBlog, improvvisata via skype, ha decretato lo sconfitto, anzi, gli sconfitti del primo confronto fra Berlusconi e Prodi. I veri sconfitti sono stati, nell’ordine, Clemente Mimun che ha concluso il confronto con un risibile “mi sento frustrato per non aver potuto fare domande”, e Sorgi, che vince il premio per
Una riunione di redazione del TvBlog, improvvisata via skype, ha decretato lo sconfitto, anzi, gli sconfitti del primo confronto fra Berlusconi e Prodi. I veri sconfitti sono stati, nell’ordine, Clemente Mimun che ha concluso il confronto con un risibile “mi sento frustrato per non aver potuto fare domande”, e Sorgi, che vince il premio per la domanda più inutile e meno considerata dai due candidati, quella sull’Iran. Cosa mai avrebbero dovuto rispondere, i due – a lato, ritratti in versione-maschera da Dagospia? Nulla di più, nulla di meno, tant’è che entrambi i leader ne hanno approfittato per parlar d’altro.
Ma secondo voi, chi ha perso? Io ho le mie convinzioni, ovviamente.
Credo che Prodi sia andato in crescendo, e che alcune sue osservazioni siano state moderatamente pungenti. Trovo un punto a favore del candidato della sinistra il non aver continuamente attaccato la coalizione opposta, e un punto a sfavore di Berlusconi l’aver sforato più volte il tempo a sua disposizione. Poco convincente da parte di entrambi la risposta a proposito delle quote rosa (ma pessimo il non lasciano i loro mariti di Berlusconi), per nulla riuscito il tentativo di Prodi di uscire dall’empasse della questione-TAV, indisponente e fastidioso il continuo riferimento alla realtà mistificata da “la sinistra che bla bla” di Berlusconi, che fortunatamente ci ha risparmiati dal sentire l’ennesima filippica contro i comunisti.
Buona la battuta di Prodi sulle responsabilità retroattive fino a Garibaldi; colpisce nel segno – ovvio – il riferimento di Berlusconi all’eterogeneità della coalizione di sinistra. Estremamente fastidioso il continuo sforamento di Berlusconi.
Il resto lascia il tempo che trova.
Prodi ai punti, dunque, per quanto riguarda la mia personale analisi.