UPAS – Marzio Honorato a TvBlog: “Come Renato Poggi mi sono innamorato di una donna molto più giovane di me”
TvBlog intervista Marzio Honorato, che da 16 anni interpreta Renato Poggi in Un posto al sole. Curiosità sulla soap, sulla sua vita privata e sui suoi nuovi progetti lavorativi
Da ben 16 anni, da quando è andata in onda la prima puntata di Un posto al sole, Marzio Honorato entra nelle nostre case ogni sera vestendo i panni di Renato Poggi, personaggio molto amato della soap partenopea. Quando UPAS è iniziata Honorato non pensava che sarebbe durata così a lungo, come tutti del resto, e in questi lunghi anni ha sempre trovato il tempo per fare anche altro, al cinema come in teatro, dividendosi tra questi suoi impegni e l’amore per la soap.
Negli ultimi tempi l’attore partenopeo ha anche portato avanti una nuova passione, quella della produzione, lanciandovi con il collega di set Germano Bellavia in un nuovo progetto cinematografico, il film comico Sodoma – l’altra faccia di Gomorra, che uscirà il 4 aprile e di cui Marzio ci ha parlato a fine intervista.
Abbiamo però iniziato da UPAS, scoprendo qualche curiosità non solo sul suo personaggio televisivo, ma anche sulla vita privata dell’attore, che è molto diverso dal goffo e ansioso Renato Poggi, ma che ha in comune con lui la passione per le donne più giovani anzi, per essere precisi, solo per una, Laura, sua moglie.
È sul set di Un posto al sole da ben 16 anni. Quando ha iniziato, ha mai pensato che potesse durare così a lungo?
Assolutamente no, ma nessuno di noi di Un posto al sole ha mai pensato una cosa del genere, perché era cominciato come un esperimento che doveva durare per il momento 3 mesi. E invece siamo ancora qui…
Quali sono i pro e i contro di lavorare così a lungo sullo stesso set?
Per me, che mi sento un artigiano del “mestiere”, non ci sono dei contro… I pro sono tanti, a partire dal fatto che qui mi sento a casa mia.
L’impegno sul set di una soap è spesso totalizzante. Ogni tanto non sente la mancanza di poter fare anche altro?
Non mi è mai accaduto, anche perché abbiamo la fortuna di avere il nostro Direttore di produzione, Renata Anzano, che capisce le esigenze a volte di voler fare anche altro e fa di tutto per accontentarci e lasciarci spazio e tempo.
L’evoluzione che ha avuto Renato Poggi nel corso degli anni all’interno della storia le è piaciuta. Avrebbe cambiato qualcosa?
No, è un personaggio scritto da altri e io lo interpreto. Quando è capitato che il personaggio non lo sentivo nel modo in cui era scritto, per dare continuità e logica, ho potuto cambiare qualcosa. Quindi mi è sempre andato bene così.
Renato, dopo il suo matrimonio con Giulia, si innamora sempre di donne molto più giovani. A lei è mai successo?
Certo che mi è capitato: mia moglie Laura è molto più giovane di me, ha 18 anni in meno!
Renato è anche un padre severo. A chi si è ispirato per interpretare questo tipo di padre?
A nessuno. Ho seguito il personaggio che è stato scritto. E poi è severo per modo di dire: direi più petulante che severo, ecco!
Tra le tantissime scene interpretate in UPAS ce n’è una che le è rimasta particolarmente impressa nel corso degli anni?
Più che qualche scena, mi ricordo l’avventura con il mio collega e amico Patrizio Rispo quando siamo andati a girare qualche episodio a New York. Lì, con nostra grande sorpresa, ci fermavano per la strada neanche fossimo Al Pacino o Dustin Hoffman! Questo dimostra la forza e la diffusione della Rai, anche all’estero, e che UPAS è amata anche oltreoceano.
Pensando agli altri personaggi della soap, ce n’è uno che le sarebbe piaciuto interpretare se non avesse avuto il ruolo di Poggi?
No, nessuno. Molti personaggi poi sono troppi costruiti a tavolino, per i miei gusti! Quindi mi tengo stretto il mio (ride, ndr)!
Un posto al sole è la soap italiana più longeva, oltre che una delle più amate dal pubblico. Da cosa crede dipenda questo successo e l’affetto del pubblico?
Sicuramente c’è Napoli che ha il suo immenso fascino, ed è per questo che la soap è molto vista anche all’estero. Poi credo che anche la semplicità con cui vengono raccontate le storie dia un grosso contributo, per il telespettatore siamo ormai una presenza familiare. E a questo proposito voglio pubblicamente ringraziare i nostri validissimi sceneggiatori, che in tanti anni non hanno mai perso il filo della logica e anche, perché no, del buon umore! Non è semplice doversi rinnovare continuamente, ma loro ci riescono.
Ci può dare qualche piccola anticipazione su quello che sarà il futuro di Renato Poggi?
Spiacente, ma io non leggo mai i copioni, do semplicemente un’occhiata alla scena da girare sul momento. Questa cosa potrebbe essere vista come una eccessiva noncuranza, ma in realtà è un mio metodo di lavoro per preservare la spontaneità della recitazione. Quindi, anche volendo, non saprei proprio cosa dirvi (ride, ndr)!
Quali sono i suoi progetti oltre a UPAS in questo momento?
Il 4 aprile arriva nelle sale della Campania il film prodotto da me e Germano Bellavia Sodoma – l’altra faccia di Gomorra. Un momento che attendiamo da un anno, per un progetto nato quasi per caso da un pilota di una serie comica. Girando e montando il primo episodio, ci siamo divertiti così tanto che abbiamo deciso di farlo diventare un film. L’ottimo Corrado Ardone, autore del film e validissimo protagonista insieme a Massimo Peluso e Ettore Massa, ha apportato le dovute modifiche. Tra l’altro il film è stato premiato all’International Film Festival di New York come miglior film comico. Vi aspettiamo tutti al cinema per una sparatoria di risate!
Cosa si augura per questo film?
Il meglio. Che sia il primo di una serie di film made in Naples. Mi aspetto che le persone si divertano tantissimo passando un paio d’ore in relax per dimenticare per un po’ di tempo tutti i guai e le preoccupazioni che il nostro Paese, purtroppo, in questo momento ci dà!
Ringraziamo Marzio Honorato per il tempo che ci ha dedicato.
Foto d’apertura ufficio stampa, altre foto Un Posto al Sole – Rai3